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Il Demone di Hirst approda in piscina a Las Vegas

Da Venezia al Palms Resort dove già "nuota" lo squalo Unknown

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Redazione Ansa

 Il monumentale "Demone" di Damian Hirst atterra a Las Vegas. Una versione della gigantesca scultura dell'artista britannico esposta per la prima volta a Venezia nel cortile interno di Palazzo Grassi adornerà dalla prossima primavera la piscina del Palms Casino Resort, lo stesso dove già "nuota" uno squalo tigre sezionato in tre parti e firmato dallo stesso Hirst. I proprietari del casinò, i fratelli Frank e Lorenzo Fertitta, sono emersi su ARTnews come i compratori di una edizione di "Demon With Bowl (Exhibition Enlargement)" per una cifra ancora segreta. Secondo ARTnews il prezzo richiesto era intorno ai 14 milioni di dollari. Una versione in resina della statua alta quasi 18 metri era stata presentata in Laguna nel museo privato di Francois Pinault come parte di "Treasures from the Wreck of the Unbelievable" (Tesori dal Naufragio dell'Incredibile), la mostra del 2017 curata da Elena Guena di quasi 200 opere di Hirst, piu' noto fino ad allora al grande pubblico per le carcasse di animali in formaldeide o i teschi tempestati di diamanti.
    A Las Vegas il "Demone" farà compagnia ad altre opere dell'artista tra cui "The Unknown (Explored, Explained, Exploded)", lo squalo diviso in tre parti nel 1999 dall'allora leader del gruppo dei "Young British Artists", piazzato dai Fertitta dietro il bar del Palms che da "The Unknown" prende il nome. Alle pareti del locale sono appesi 16 dipinti della nuova serie serie "Pharmaceutical" creati espressamente da Hirst. E sempre Hirst ha disegnato ogni aspetto del bar, dal logo e i tovaglioli di carta in colori caramella, ai sottobicchieri giallo limone o arancio-mandarino, ai bastoncini per mescolare i cocktail ispirati alla installazione "Farmacia" del 1992 con la punta a forma di pillola rosso scarlatta, giallo e blu polvere.
    "Nei musei ci stanno i morti, non e' un posto eccitante per appendere la tua arte", aveva detto all'epoca Hirst al Los Angeles Times.
    Lo squalo e i quadri non sono le uniche opere di arte contemporanea al Palms: dopo un restyling da 690 milioni di dollari, ce ne sono oltre 150 appese alle pareti tra cui, alla bisteccheria Scotch 80 Prime, quadri di Andy Warhol and Jean-Michel Basquiat e altrove Takashi Murakami, Christopher Wool, Dustin Yellin e Richard Prince ma anche sculture e dipinti di artisti di strada emergenti come KAWS e Jason Revok. Tutti provenienti dalla collezione dei fratelli Fertitta.
   

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