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Case vacanze, le 13 località più care. Al top Santa Margherita Ligure

Osservatorio Turistico Fimaa-Confcommercio, trend acquisti sale + 3,5%, prezzi in calo -2.5%

Redazione Ansa

È Santa Margherita Ligure la località turistica italiana in cui le case costano di più. Il prezzo medio infatti arriva a 13.000 euro al mq, seguito dai 12.800 di Capri e i 12.700 di Forte dei Marmi. Questi i dati dell'Osservatorio nazionale turistico 2018 di Fimaa-Confcommercio e Nomisma in cui si fa notare come fra le rinomate località montane le più costose dal punto di vista delle abitazioni siano: Madonna di Campiglio (12.400 euro/mq), Courmayeur (11.100) e Cortina d'Ampezzo (10.800).

    Delle 13 città turistiche più care d'Italia, le meno esose sono Porto Rotondo, Corvara e Sirmione dove un'abitazione si compra in media a 8.500 euro al mq.

1. Santa Margherita Ligure (GE)
2. Capri (NA)
3. Forte dei Marmi (LU)
4. Madonna di Campiglio (TN)
5. Courmayeur (AO)
6. Cortina d'Ampezzo (BL)
7. Selva di Val Gardena (BZ)
8. Porto Cervo (SS)
9. Anacapri (NA)
10. Ortisei (BZ)
11. Porto Rotondo (SS)
12. Corvara (BZ)
13. Sirmione (BS)  

Gli italiani continuano a comprare casa per le vacanze, settore in cui nel 2017 le compravendite sono aumentate del 3,5% rispetto all'anno precedente anche se in frenata rispetto al boom del +20,2% del 2016 sul 2015. Le più richieste sono quelle al lago (in aumento dell'8%), seguono quelle al mare (+4,8%) e in montagna (+4,3%). Questa la fotografia scattata dall'Osservatorio Immobiliare turistico 2018 di Fimaa-Confcommercio con la collaborazione di Nomisma. Nel 2018, il prezzo medio per l'acquisto di un'abitazione turistica in Italia si attesta a 2.173 euro al mq commerciale, con un trend dei prezzi di vendita in contrazione: il dato medio fa segnare una flessione annua del 2,5%. A registrare il calo più intenso - continua lo studio - sono le regioni dell'Italia centrale più interessate di recente dai fenomeni sismici come l'Umbria (-4,5%), l'Abruzzo e il Lazio (-4%) seguite infine dalla Sardegna (-3,5%).

La diminuzione dei prezzi più contenuta si registra in Puglia (-0,4%), dove si annulla completamente se si considerano le località di Ostuni, Vieste, Manfredonia, Peschici e San Giovanni Rotondo.

A tenere di più sono i prezzi degli immobili di qualità e nuovi, per i quali Fimaa-Confcommercio e Nomisma registrano una flessione media annuale dell'1,2% ai laghi, dell'1,9% al mare e del 2% in montagna. L'andamento positivo dei flussi di compravendite di case turistiche "è un fenomeno che va valutato con attenzione e rafforzato, soprattutto in un'ottica di sviluppo del Mezzogiorno". Ha commentato il presidente di Fimaa-Confcommercio, Santino Taverna, aggiungendo che turismo e immobiliare "valgono da soli più del 30% del Pil italiano, confidiamo nel governo per degli interventi dedicati al settore, tenendo conto che la pressione fiscale sugli immobili andrebbe ridotta"

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