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Profumi artigianali e trattamenti beauty, boom in aeroporto per shopping di lusso

Mercato in crescita + 11,6%, molte società scelgono i duty free per posizionare i prodotti più costosi

Redazione Ansa

Moda e accessori, alcolici , sigarette e l’immancabile cioccolata. Alta pasticceria e cibi tipici gourmet. Ma soprattutto profumi e prodotti di bellezza, che nelle aree tax-free non è sempre detto che convengano ma spingono ad uno shopping più impulsivo che mai. Garantiscono inoltre esperienze sensoriali nuove, permettono di provare le novità più esclusive col supporto della tecnologia, vendono i mini-size (spesso fatti solo per i duty free, vanno a ruba) o le fragranze di nicchia più costose. Conveniente o no, lo shopping di lusso, tax free, negli aeroporti di tutto il mondo è irresistibile per i viaggiatori ed è cresciuto nel 2017 del 3,5%. I passeggeri hanno speso complessivamente 63, 5 miliardi di dollari, secondo gli analisti dell’ultimo Duty-free Global Summit svolto recentemente a Cannes e sono i profumi e i cosmetici di alta gamma i più gettonati con una crescita dell’11,6% e con oltre un terzo del totale del business. Lo shopping di lusso si fa soprattutto negli aeroporti anche per gli italiani, confermano i dati Nielsen del 2017: un viaggiatore su quattro spende in media la cifra da capogiro di 2.500 euro, varcato il check-in. Sono il 25% dei viaggatori con passaporto italiano.

Molte company della profumeria scelgono perciò i duty free come luoghi in cui posizionare i prodotti più lussuosi e nuovi, anche in formati speciali da viaggio. Non è un caso se il colosso Shilla Duty-Free ha deciso di aprire grandi magazzini e corner interamente dedicati alla bellezza negli scali internazionali di Incheon-Seoul, Hong Kong e Singapore Changi. I primi sei ‘Beauty and You’, apriranno i battenti fra pochi giorni all’Incheon garantendo non solo la vendita di oltre 110 brands di cosmetici di alta gamma, fra i quali Chanel (che qui fa fare esperienze di realtà virtuale), Dior (trucco professionale con esperti e tablet), Lancòme (makeup virtuale), Estée Lauder (dalle fragranze ai lipstick, servizio completo), SK-II (analisi della pelle e raccomandazioni di cura) e la coreana doc Sulwhasoo (massaggi viso e occhi), ma regalando ai passeggeri in transito esperienze sensoriali e ‘immersive’ di shopping, col supporto della realtà virtuale, di beauty bar, di corner/chioschi interattivi, specchi ‘beauty mirror’ per sperimentare trucchi simulati.

Infine consulenze e dimostrazioni di prodotti per chi ha tempo da perdere fra un volo e l’altro. Nei nuovi store dell’aeroporto di Seoul non mancheranno le marche e le novità più ricercate e rinomate dai turisti di tutto il mondo, incluse le italiane Acqua di Parma e Santa Maria Novella, oltre a Atlier Cologne, Caludalie e Foreo. Non mancheranno i pop-up delle maggiori maison di bellezza e il primo ad aprire sarà Mac. I dirigenti della Shilla Duty Free si aspettano guadagni di oltre 89 milioni di dollari garantiti nei primi 5 anni dalle aperture dei 6 stores.

Gli scali diventano luoghi di business e piazze virtuali sempre più battute per lo shopping e perfino chi non possiede portafogli pieni si lascia stregare dagli acquisti in aeroporto che assumono una valenza particolare, legata anche al fatto che nelle aree aeroportuali ci si sente in vacanza. Hanno scelto di presentare le loro novità all’ultimo summit di Cannes dedicato ai duty-free diverse maison di lusso come le fragranze da uomo della casa automobilistica Mercedes Benz che arriverà negli stores aeroportuali di tutto il mondo in primavera e quelle della casa di gioielli Chopard che le distribuisce nei principali aeroporti e sulle navi da crociera. Non mancano i profumi di nicchia e di case essenziere di stampo artigianale, incluse le fragranze italiane di The Merchant of Venice della famiglia Vidal che è presente nei principali scali italiani e in quelli delle città più ricche, come Dubai, Abu Dhabi e Londra. O le essenze della storica maison Rancé 1795, presenti nei principali aeroporti nel mondo.
Se sono i profumi a fare la parte del leone nel business dei duty-free, non mancano i prodotti per il maquillage e i formati ridotti. La collezione di trucco da viaggio ‘Little Mac Collection’ andò a ruba nei duty free dei principali aeroporti internazionali la scorsa estate e divenne anche oggetto ambito dai collezionisti dei prodotti di bellezza mini-size.

 

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