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Cinque alimenti 'insoliti' da rubare ai vegani

Sempre più onnivori 'curiosi', vale la pena provare ad aggiungere sapori

Redazione Ansa

Sana, etica ma anche golosa: l’alimentazione vegana è questo e molto altro. Se uno zoccolo duro di italiani (l’1,3% secondo l’ultimo rapporto Eurispes) si dichiara vegano e non scende a compromessi, sono sempre di più gli onnivori consapevoli, i 'flexiteriani',  sensibili alle tematiche etiche e interessati ad un’alimentazione sana e quanto più possibile vegetale.

Ecco 5 alimenti “insoliti” che gli onnivori dovrebbero rubare ai vegani per aggiungere sapori e salute nella propria dieta, segnalati da CiboCrudo, il principale brand italiano di cibo plant-based e crudista in occasione della Giornata mondiale del veganesimo il 1 novembre
1. Lievito in scaglie: è un lievito di birra inattivo, quindi non vi servirà per far lievitare la pizza, ma è un vero e proprio integratore alimentare da spargere sulla pasta. Per molti vegani è il principale sostituto del Parmigiano ma piuttosto che fare paragoni è meglio assaggiarlo. Come? In aggiunta a sughi, pasta con legumi, minestroni, zuppe, oppure anche usato come base per salse. Rende i sapori più rotondi e dà cremosità con poche calorie.
2. Alga kombu: è un’alga marina che viene utilizzata nella cucina vegetale con i legumi, per renderne più morbida la buccia e più rotondo il sapore. Ricche di iodio, le Alghe Kombu Bio di CiboCrudo provengono dai mari non inquinati della Bretagna e vengono raccolte con antichi metodi tradizionali; successivamente vengono messe ad essiccare al sole, in modo che le loro naturali proprietà non vengano alterate.
3. Agar agar: è un’alga rossa da cui si estrae un addensante naturale che permette di preparare budini e altre ricette della nostra tradizione in modo più leggero e naturale. Alternativa più sana della classica colla di pesce - gelatina fatta con ossa e cartilagini - ci permette di realizzare, tra le altre cose, i kanten di frutta, delle gelatine dolci protagoniste della cucina macrobiotica.
4. “Formaggi” vegetali: le virgolette sono obbligatorie perché, per legge, gli unici prodotti che possiamo chiamare in questo modo sono prodotti da latte animale. Eppure, le alternative vegetali esistono e sono anche buone. Soprattutto, spesso e volentieri sono più sane e meno caloriche, oltre che realizzabili facilmente in casa. Un’idea? Preparate una ricotta vegetale partendo dagli anacardi tenuti a mollo in acqua per 4 ore, sciacquati e frullati insieme a succo di limone, sale e lievito alimentare.
5. Matcha soy latte: Verde, buonissimo e amato dalle influencer di tutto il mondo per la sua instagrammabilità, è una bevanda preziosa fatta con il tè matcha, una star tra i superfood: ha lo stesso effetto energizzante del caffè ma ha numerose proprietà antiossidanti e 6 volte la vitamina C di un limone. Ricco di sali minerali, ha poi un’azione tonificante e permette di aggirare il classico effetto di “astinenza” che è tipico del caffè. Moltissimi bar lo offrono alla loro clientela, ma vi basta avere un frullino montalatte e del tè matcha in polvere e potete prepararlo anche a casa.

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