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Le ricette 'tutta salute' della pittrice Giorgia O'Keefe

All'astra 300 annotazioni da ile flottante allo yogurt fatto in casa

Redazione Ansa

Cucinare con le ricette "tutta salute" di Giorgia O'Keefe: ora si puo'. I cartoncini su cui la pittrice dei fiori piu' sensuali della storia dell'arte annotava dosi e tempi di cottura saranno presto consultabili alla Beineke Library di Yale che se li e' aggiudicati a un'asta di Sotheby's a New York. "C'e' un certo piacere nel leggere le lettere altrui, ma questo e' ben diverso. Questo ti porta della sua cucina", ha detto Justin Caldwell, specialista di Sotheby's di libri e manoscritti, a proposito della scatoletta di latta contenente 300 ricette datate tra anni Cinquanta e settanta della pittrice che era anche un'ottima cuoca. Lo schedario faceva parte di una vendita di circa 100 oggetti appartenuti alla O'Keefe, al marito Alfred Stieglitz e all'artista Juan Hamilton che li aveva ereditati alla morte di Giorgia nel 1986 a 98 anni. Poche raccolte di ricette sono state battute a un'asta e Sotheby's, che aveva fissato una stima di partenza di sei-ottomila dollari, non ha voluto rivelare il prezzo finale della transazione. Alcune ricette, non molte, sono relitti dell'entertainment primi Novecento: come una "île flottante", una meringa galleggiante su un mare di crème anglaise, che secondo Caldwell fu preparato soltanto per una cena con molti ospiti cosi' come il Tomato Aspic, una delle prime ricette nella scatoletta di latta organizzata in ordine alfabetico, che la dice lunga sui gusti culinari dell'America di quel periodo. Ma non e' cosi' che la O'Keefe mangiava nella vita di tutti giorni: le sue ricette richiedono prodotti freschi, erbette e preparazioni ridotte all'osso. Minestre, verdure, pollo in tutte le salse. Giorgia aveva un vasto giardino nella sua casa di Abiquiu, una settantina chilometri a nord di Santa Fe e poteva cucinare con ingredienti a "chilometro zero". Faceva anche lo yogurt in casa da latte di capra fresco. Per essiccare le albicocche le tagliava a meta' e le lasciava sulle finestre del cortile. In autunno l'artista sopraintendeva alle operazioni per mettere sottovetro o surgelare verdure fresche. Secondo la biografa Barbara Buhler Lynes, Giorgia "era all'avanguardia in termini di giardinaggio organico e di sana alimentazione". Le uova venivano da una vicina. Invece di insetticidi, usava calendule e acqua all'aglio. "Amava avere la sua casa, i suo cibo, tutto come voleva lei", ha detto Margaret Wood, che aveva cominciato a lavorare per la O'Keefe nel 1997 (lei 24 anni e l'artista 90) e che su questa esperienza ha scritto un libro, "A Painter's Kitchen".

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