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Armani, un filo d'oro lega il bello fuori e dentro

Estetica rassicurante vestita di luccichii da mattina a sera

Redazione Ansa

Come gli antichi greci che vedevano nella bellezza fisica il riflesso di un valore morale, Giorgio Armani con un filo d'oro tiene insieme dentro e fuori, convinto che "ciò che è bello a vedersi rende belli anche dentro". Per sottolineare il messaggio, "ho spinto il pedale - spiega dopo la sfilata - su un'estetica rassicurante".   
Rassicurante come lo sono i colori, con i sabbia percorsi da bagliori dorati, che tornano a punteggiare borse e accessori, e calzature, sempre piatte, perché in fondo anche il tacco alto - chiosa Armani - è un po' una violenza a volte. Lui, che si dice "innamorato del lavoro e delle belle donne vestite con eleganza, con la consapevolezza di essere un bel messaggio nel mondo", con questa collezione ha dato l'ennesimo esempio di come sia possibile far emergere la propria interiorità anche con la scelta di un abito. "Non è stato difficile - spiega - lavorare sulla spiritualità, si tratta solo di continuare il mio discorso e di portarlo avanti anche di fronte a realtà diverse, che hanno un loro successo, per questo è un discorso violento quello che devo affrontare. Mi dicono di continuare a fare ciò che mi piace, ma devo stare un po' attento anche a ciò che succede intorno a me e valutare ciò che può rientrare nella mia storia".    
 



Il colpo d'occhio sulla realtà, Armani non l'ha mai perso, tanto che, nonostante la giornata a dir poco impegnativa, con le due sfilate e i gala alla Scala, ha votato poco dopo le 8 di mattina. "Mi auguro che sia una giornata proficua" si limita a dire, ma per lui c'è la sua moda che parla. E parla ancora di contaminazioni, alla maniera di Armani, si intende: un tocco d'Oriente, sempre presente come sottofondo delle sue collezioni, ma filtrato da un'estetica rigorosa, questa volta forse più morbida del consueto. Saranno i bagliori dell'oro, saranno i colori del deserto, le canne di bambù che fanno da cornice alla passerella, il fruscio degli abiti luccicanti, l'intimità del piccolo teatro di via Borgonuovo, i mandala scelti come decori, ma la passerella della collezione per la prossima estate ha il sapore del sogno, della leggerezza dell'estate, dell'incontro con mondi diversi, che non è mai una rinuncia alla propria estetica ma uno sguardo più ampio sulla moda e sul mondo.    
C'è qualcosa di confortante eppure nuovo nei pantaloni morbidi come gonne, nelle gonne che sembrano pantaloni, nelle fogge vagamente orientali che sembrano nate apposta per la vita metropolitana, nei bagliori della notte che accendono anche il giorno, nell'oro che come un sottile fil rouge accompagna la donna dalla mattina alla sera. "Qualche anno fa sarebbe stato anacronistico, adesso è accettato" spiega Armani, che sa che alle donne "brillare fa piacere". "Non riesco più a fare un vestito senza un lustrino" scherza lo stilista, per il quale "il segreto è saper portare bene queste cose". "Amo la donna curata, non ci vuole mica tanto, basta avere la mano e la testa giusta, non è questione di tempo ma di scelta, quella di essere a posto quando si esce, bastano - è il suo suggerimento di stile - un orecchino, una collana o una borsa a creare una storia". E poi "un brillore intorno fa piacere, l'opacità come risultato di un campo di battaglia è triste, il campo pieno di luce invece mette allegria, la volontà - conclude - di essere contenti di vivere".     E sono applausi a scena aperta dalla platea, dove siedono Cate Blanchett e Lauren Hutton. (ANSA).    

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