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A Milano la 'Maestà Sofferente" di Pesce, metafora della violenza sulle donne

In Piazza del Duomo per il Salone del Mobile, Sala: "messaggio contemporaneo"

Redazione Ansa

"A me non dispiace affatto, mi sembra un messaggio contemporaneo". Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commenta così la 'Maestà Sofferente' del designer Gaetano Pesce, un'installazione di otto metri collocata in vista del Salone del Mobile in piazza del Duomo, osservata con curiosità e stupore dalle migliaia di turisti e passanti che attraversano il cuore della città.

L'opera, ispirata alla storica poltrona Up5&6 realizzata da Pesce 50 anni fa, raffigura un corpo femminile infilzato da centinaia di frecce, e rappresenta una metafora della violenza sulle donne. "E' molto contemporanea nonostante sia di 50 anni fa - ha detto Sala -. È giusto che se ne parli perché ci stupiamo ancora quando succede un femminicidio. Se attraverso questa testimonianza se ne riparla, allora deve andar bene. E' giusto rendere onore a Gaetano Pesce".

Si tratta un'icona del design internazionale, non a caso è fra le opere esposte al museo dei Design.

In piazza Duomo al 'taglio' del nastro dell'installazione presente lo stesso Pesce, che con il suo lavoro di architetto, designer e sculture ha realizzato opere esposte in alcuni dei maggiori musei del mondo dal Met di New York, al Victoria and Albert Museum di Parigi, fino al Centre Pompidou di Parigi che gli ha dedicato una mostra nel 1996.

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