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I giardini delle fiabe, 14 percorsi magici al castello di Rivau

Costruito nel 1420 nella Valle della Loira, da 20 anni ha collezioni botaniche stravaganti

Redazione Ansa

I giardini delle fiabe. Al Castello di Rivau, a Lemere nella Valle della Loira,  14 giardini hanno nomi magici l’Orto di Gargantua, la Foresta Incantata, il Giardino dei Filtri d’Amore o il Giardino della Principessa Raperonzolo e si evolvono al ritmo delle stagioni con le loro meravigliose collezioni botaniche. 

Trasformato dall’amore e dall’impegno della famiglia Laigneau – una conduzione tutta femminile con Patrizia, la madre, che ha ideato i giardini 20 anni fa e Caroline, la figlia, che si occupa del ristorante - il castello è un luogo magico, stravagante e fatato. Fu costruito nel 1420 e in passato ha ospitato molti personaggi illustri (anche Giovanna d’Arco e Rabelais sono passati di qui…).  Si mangia con i prodotti della fattoria e si soggiorna nelle camere dedicate agli ospiti del passato, ma soprattutto si passeggia per i giardini unici tra lavanda e tulipani in piena fioritura, riaperti dal 1 aprile al 3 novembre 2019.

 I 14 giardini del Castello di Rivau sono vere eccellenze che stupiscono i visitatori per la loro originalità, coniugando collezioni botaniche, senso dell’umorismo, gioco e creazioni artistiche.

Ciascuno di essi è ispirato a leggende medievali e con i loro nomi evocano atmosfere da fiaba: l’Aiuola di Lavanda (con Iris e lavande), l’Orto di Gargantua (con zucche e oltre 43 varietà di cucurbitacee), Il Bosco Innamorato (con gli alberi che si protendono irresistibilmente uno verso l’altro), la Foresta Incantata (con piante di sottobosco, bulbi, ellebori, scille siberiche…), Il Giardino di Pollicino (con graminacee ornamentali), Il Labirinto di Alice nel Paese del Rivau (dedicato all’eroina di Lewis Carroll), Cassinina (di ispirazione mitologica, il nome infatti deriva dal mitico giardino in cui Zeus conobbe Mnemosine, la musa della memoria, e concepì Atena, la dea della guerra giusta), Il Viale dei Profumi (con Peonie, rose bianche e Muscaris Areniacum), Il Frutteto del Paradiso (con antiche varietà di meli, ciliegi, nespoli e mandorli, abbracciati a rosai rampicanti), Il Giardino dei Filtri d’Amore (con piante dai poteri magici, come la salvia officinale o la mandragola, ma anche con una bellissima collezione di rosai porpora), I Giardini Segreti (con rose inglesi), Il Giardino della Principessa Raperonzolo (con aglio e raperonzoli), La Tartufiera (con querce tartufaie e funghi odorosi), Il Viale delle Fate (un campo di fiori simile a quello dove Pollicina incontra il suo principe nell’omonima fiaba).

La particolarità dei giardini del Castello di Rivau è la loro evoluzione nel corso delle stagioni: da aprile a novembre essi si trasformano incessantemente, seguendo il ritmo delle fioriture e offrendo ai visitatori uno spettacolo sempre differente.

La biodiversità e l’attenzione all’ambiente sono al centro delle riflessioni sull’ideazione e la gestione dei Giardini del Castello di Rivau: è stato privilegiato l’uso di piante indigene, che attirano la fauna predatrice dei distruttori di giardini; i fiori semplici, più visitati dagli impollinatori, sono preferiti agli ibridi orticoli, fragili e meno favorevoli alla biodiversità; le sinergie favorevoli tra piante sono sistematicamente praticate; vengono favoriti gli equilibri naturali nell’intento di attirare gli insetti ausiliari. I giardinieri del Rivau, inoltre, lavorano nel rispetto dell’ambiente senza l’utilizzo di concimi chimici.

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