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La skincare e il clima che cambia, arrivano le creme con molecole adattogene al meteo pazzo

Il climate change entra nella ricerca sul ringiovanimento pelle. E anche Prada sbarca nel mondo beauty

Redazione Ansa

L’ambiente e il cambiamento climatico stanno cambiando radicalmente anche le formule dei sieri e delle creme per il viso. ‘Ripensare la bellezza’ è il nuovo imperativo dei laboratori dei principali brand specializzati in skincare, anche a fronte di una richiesta sempre più articolata di soluzioni da parte dei consumatori.  Si parla di nuove molecole ‘adattogene’ attive e reattive tanto da agire in modo diverso in base al clima del giorno e al tipo di inquinamento,  di protettori ‘UV’ a banda larga, di complessi ‘multipotenti’ antiossidanti, anche potenziati con tecnologie intelligenti che si aggiungono ai rinomati pool di vitamine antiossidanti, agli alfaidrossiacidi e al retinolo. Nuove anche le abitudini delle consumatrici e dei consumatori che in profumeria e online da tempo non comprano più solo le creme idratanti da giorno e da notte: vanno a caccia di patch, spray, tonici e acque idratanti, creme contro le irritazioni, detergenti in gel, sieri anti macchie e contro il melasma, scrub e maschere ringiovanenti anche per le labbra. Insomma, a fronte di tanti cambiamenti ambientali le strategie anti-età si sono moltiplicate. 
E se, dopo Christian Dior e Chanel, anche il colosso Prada entra nel mondo  (e nel business crescente) della cosmesi con i sieri ‘adattogeni’ (Prada Augmented Skin Day & Night Cream) che si regolano sul clima con tecnologia ‘Adapto.gn Smart Technology', un complesso brevettato che agisce a seconda dell’ambiente in tempo reale, nel regno dei trend (TikTok) di questo mese, il più caldo dell’anno, la caccia ai rimedi beauty si fa seria.
C’è fame di soluzioni per sopperire allo stress sempre più elevato a cui la pelle è sottoposta e si assiste ad un incremento del 236% di ricerche di marchi di ‘patch’ antirughe, spray per idratare il viso (+178,1%), acque micellari (+97,3%), sieri anti macchie scure (+74,6%), scrub per labbra (+72,6%), oltre ai programmi di ‘skin cycling (routine notturna di cura della pelle, + 34,1%), trattamenti anti iperpigmentazione (+32,4%) e maschere per le labbra (+28,6%)

Le nuove molecole

“La cura della pelle continua ad evolversi in termini di scoperta di nuovi ingredienti, investimenti in test clinici e tecniche di formulazione avanzate, - ha spiegato Susan Taylor del dipartimento di dermatologia alla University of Pennsylvania all’ultimo congresso dell’American Academy of Dermatology . - Le aziende hanno lanciato una serie di prodotti con ingredienti e molecole eccezionalmente nuovi. In particolare contro l’iperpigmentazione con ingredienti botanici come l'estratto di germogli di Loto, nuove molecole come il tiamidolo potenziato di peptidi, insieme ad agenti sbiancanti e retinolo a rilascio costante e ritardato, oppure l’acetilpeptide che ha richiesto 8 anni di sviluppo. Tra gli ingredienti nuovi gli estratti di germogli di girasole che promettono di aumentare l’energia delle cellule della pelle e quindi potenziare i meccanismi di difesa che oggi non sono più sufficienti”. 

Cosa dovrebbe fare una crema idratante oggi?

 Lo spiega, sulle pagine di HPC Today, rivista tecnico-scientifica internazionale, peer-reviewed, su cosmesi  e dermatologia, Neil Sadick, dermatologo del Weill Medical College di Cornell, New York: “La genetica, l’età, le abitudini cosmetiche e l’ambiente sono gli elementi imprescindibili da considerare oggi. Una crema idratante dovrebbe reintegrare i lipidi intercellualri e il fattore di protezione naturale -NMF -, ridurre la perdita di acqua e aumentare l’idratazione, ammorbidire la cute, diminuirne le forme di disagio come il prurito e proteggerla dall’ambiente migliorandone la barriera”. C'era una volta la crema idratante, oggi ci sono i sieri ad alta tecnologia, tutti dotati di schermo solare ad ampio raggio e di molecole 'tampone' nei confronti del clima sempre più difficile. 

Le novità anti age per l'autunno

Sono attesi per l’autunno un esercito di nuovi rimedi ringiovanenti di tipo ‘strong’ per sopperire anche ai danni che il ‘nuovo’ clima estivo provoca sulla pelle tra i quali la giapponese Clé de Peau Beauté, specializzata in luxury skincare, con il nuovo siero ‘Firming Serum Supreme’ che punta al rassodamento in 4D per contrastare il cedimento del tessuto cutaneo a livello profondo e superficiale. Anche la company di cosmesi professionale Skinceuticals ha appena messo a punto una nuova ‘potente’ crema da viso anti-rughe, A.G.E. Interrupter Advanced, ad alta concentrazione di principi attivi (proxilane, flavonoidi, acido glicirretico, niacinamide e sostanze organiche) per compensare il calo delle proteine di collagene. L’italiana Korff punta invece a nuovi sieri calmanti, lenitivi, disarossanti e ristrutturanti, come il nuovo ‘Calming CICA’ a base di un complesso di Centella Asiatica, olio di camelia, di Plukenezia Volubilis e di girasole per compensare il disagio della pelle sensibile o soggetta agli agenti ambientali e rinforzare la barriera difensiva, oltre alla crema ‘Intense Barrier’ con pre e postbiotici (da Lactococcus Lactis). Oppure la brasiliana Natura ha appena lanciato un nuovo siero antiossidante intensivo, Chronos, con estratti naturali e molecole combinate anti invecchiamento. 

Le nuove molecole

“La cura della pelle continua ad evolversi in termini di scoperta di nuovi ingredienti, investimenti in test clinici e tecniche di formulazione avanzate, - ha spiegato Susan Taylor del dipartimento di dermatologia alla University of Pennsylvania all’ultimo congresso dell’American Academy of Dermatology . - Le aziende hanno lanciato una serie di prodotti con ingredienti e molecole eccezionalmente nuovi. In particolare contro l’iperpigmentazione con ingredienti botanici come l'estratto di germogli di Loto, nuove molecole come il tiamidolo potenziato di peptidi, insieme ad agenti sbiancanti e retinolo a rilascio costante e ritardato, oppure l’acetilpeptide che ha richiesto 8 anni di sviluppo. Tra gli ingredienti nuovi gli estratti di germogli di girasole che promettono di aumentare l’energia delle cellule della pelle e quindi potenziare i meccanismi di difesa che oggi non sono più sufficienti”. 

Cosa dovrebbe fare una crema idratante oggi?

 Lo spiega, sulle pagine di HPC Today, rivista tecnico-scientifica internazionale, peer-reviewed, su cosmesi  e dermatologia, Neil Sadick, dermatologo del Weill Medical College di Cornell, New York: “La genetica, l’età, le abitudini cosmetiche e l’ambiente sono gli elementi imprescindibili da considerare oggi. Una crema idratante dovrebbe reintegrare i lipidi intercellualri e il fattore di protezione naturale -NMF -, ridurre la perdita di acqua e aumentare l’idratazione, ammorbidire la cute, diminuirne le forme di disagio come il prurito e proteggerla dall’ambiente migliorandone la barriera”. C'era una volta la crema idratante, oggi ci sono i sieri ad alta tecnologia, tutti dotati di schermo solare ad ampio raggio e di molecole 'tampone' nei confronti del clima sempre più difficile. 

Le novità anti age per l'autunno

Sono attesi per l’autunno un esercito di nuovi rimedi ringiovanenti di tipo ‘strong’ per sopperire anche ai danni che il ‘nuovo’ clima estivo provoca sulla pelle tra i quali la giapponese Clé de Peau Beauté, specializzata in luxury skincare, con il nuovo siero ‘Firming Serum Supreme’ che punta al rassodamento in 4D per contrastare il cedimento del tessuto cutaneo a livello profondo e superficiale. Anche la company di cosmesi professionale Skinceuticals ha appena messo a punto una nuova ‘potente’ crema da viso anti-rughe, A.G.E. Interrupter Advanced, ad alta concentrazione di principi attivi (proxilane, flavonoidi, acido glicirretico, niacinamide e sostanze organiche) per compensare il calo delle proteine di collagene. L’italiana Korff punta invece a nuovi sieri calmanti, lenitivi, disarossanti e ristrutturanti, come il nuovo ‘Calming CICA’ a base di un complesso di Centella Asiatica, olio di camelia, di Plukenezia Volubilis e di girasole per compensare il disagio della pelle sensibile o soggetta agli agenti ambientali e rinforzare la barriera difensiva, oltre alla crema ‘Intense Barrier’ con pre e postbiotici (da Lactococcus Lactis). Oppure la brasiliana Natura ha appena lanciato un nuovo siero antiossidante intensivo, Chronos, con estratti naturali e molecole combinate anti invecchiamento. 

Le nuove molecole

“La cura della pelle continua ad evolversi in termini di scoperta di nuovi ingredienti, investimenti in test clinici e tecniche di formulazione avanzate, - ha spiegato Susan Taylor del dipartimento di dermatologia alla University of Pennsylvania all’ultimo congresso dell’American Academy of Dermatology . - Le aziende hanno lanciato una serie di prodotti con ingredienti e molecole eccezionalmente nuovi. In particolare contro l’iperpigmentazione con ingredienti botanici come l'estratto di germogli di Loto, nuove molecole come il tiamidolo potenziato di peptidi, insieme ad agenti sbiancanti e retinolo a rilascio costante e ritardato, oppure l’acetilpeptide che ha richiesto 8 anni di sviluppo. Tra gli ingredienti nuovi gli estratti di germogli di girasole che promettono di aumentare l’energia delle cellule della pelle e quindi potenziare i meccanismi di difesa che oggi non sono più sufficienti”. 

Cosa dovrebbe fare una crema idratante oggi?

 Lo spiega, sulle pagine di HPC Today, rivista tecnico-scientifica internazionale, peer-reviewed, su cosmesi  e dermatologia, Neil Sadick, dermatologo del Weill Medical College di Cornell, New York: “La genetica, l’età, le abitudini cosmetiche e l’ambiente sono gli elementi imprescindibili da considerare oggi. Una crema idratante dovrebbe reintegrare i lipidi intercellualri e il fattore di protezione naturale -NMF -, ridurre la perdita di acqua e aumentare l’idratazione, ammorbidire la cute, diminuirne le forme di disagio come il prurito e proteggerla dall’ambiente migliorandone la barriera”. C'era una volta la crema idratante, oggi ci sono i sieri ad alta tecnologia, tutti dotati di schermo solare ad ampio raggio e di molecole 'tampone' nei confronti del clima sempre più difficile. 

Le novità anti age per l'autunno

Sono attesi per l’autunno un esercito di nuovi rimedi ringiovanenti di tipo ‘strong’ per sopperire anche ai danni che il ‘nuovo’ clima estivo provoca sulla pelle tra i quali la giapponese Clé de Peau Beauté, specializzata in luxury skincare, con il nuovo siero ‘Firming Serum Supreme’ che punta al rassodamento in 4D per contrastare il cedimento del tessuto cutaneo a livello profondo e superficiale. Anche la company di cosmesi professionale Skinceuticals ha appena messo a punto una nuova ‘potente’ crema da viso anti-rughe, A.G.E. Interrupter Advanced, ad alta concentrazione di principi attivi (proxilane, flavonoidi, acido glicirretico, niacinamide e sostanze organiche) per compensare il calo delle proteine di collagene. L’italiana Korff punta invece a nuovi sieri calmanti, lenitivi, disarossanti e ristrutturanti, come il nuovo ‘Calming CICA’ a base di un complesso di Centella Asiatica, olio di camelia, di Plukenezia Volubilis e di girasole per compensare il disagio della pelle sensibile o soggetta agli agenti ambientali e rinforzare la barriera difensiva, oltre alla crema ‘Intense Barrier’ con pre e postbiotici (da Lactococcus Lactis). Oppure la brasiliana Natura ha appena lanciato un nuovo siero antiossidante intensivo, Chronos, con estratti naturali e molecole combinate anti invecchiamento. 

Le nuove molecole

“La cura della pelle continua ad evolversi in termini di scoperta di nuovi ingredienti, investimenti in test clinici e tecniche di formulazione avanzate, - ha spiegato Susan Taylor del dipartimento di dermatologia alla University of Pennsylvania all’ultimo congresso dell’American Academy of Dermatology . - Le aziende hanno lanciato una serie di prodotti con ingredienti e molecole eccezionalmente nuovi. In particolare contro l’iperpigmentazione con ingredienti botanici come l'estratto di germogli di Loto, nuove molecole come il tiamidolo potenziato di peptidi, insieme ad agenti sbiancanti e retinolo a rilascio costante e ritardato, oppure l’acetilpeptide che ha richiesto 8 anni di sviluppo. Tra gli ingredienti nuovi gli estratti di germogli di girasole che promettono di aumentare l’energia delle cellule della pelle e quindi potenziare i meccanismi di difesa che oggi non sono più sufficienti”. 

Cosa dovrebbe fare una crema idratante oggi?

 Lo spiega, sulle pagine di HPC Today, rivista tecnico-scientifica internazionale, peer-reviewed, su cosmesi  e dermatologia, Neil Sadick, dermatologo del Weill Medical College di Cornell, New York: “La genetica, l’età, le abitudini cosmetiche e l’ambiente sono gli elementi imprescindibili da considerare oggi. Una crema idratante dovrebbe reintegrare i lipidi intercellualri e il fattore di protezione naturale -NMF -, ridurre la perdita di acqua e aumentare l’idratazione, ammorbidire la cute, diminuirne le forme di disagio come il prurito e proteggerla dall’ambiente migliorandone la barriera”. C'era una volta la crema idratante, oggi ci sono i sieri ad alta tecnologia, tutti dotati di schermo solare ad ampio raggio e di molecole 'tampone' nei confronti del clima sempre più difficile. 

Le novità anti age per l'autunno

Sono attesi per l’autunno un esercito di nuovi rimedi ringiovanenti di tipo ‘strong’ per sopperire anche ai danni che il ‘nuovo’ clima estivo provoca sulla pelle tra i quali la giapponese Clé de Peau Beauté, specializzata in luxury skincare, con il nuovo siero ‘Firming Serum Supreme’ che punta al rassodamento in 4D per contrastare il cedimento del tessuto cutaneo a livello profondo e superficiale. Anche la company di cosmesi professionale Skinceuticals ha appena messo a punto una nuova ‘potente’ crema da viso anti-rughe, A.G.E. Interrupter Advanced, ad alta concentrazione di principi attivi (proxilane, flavonoidi, acido glicirretico, niacinamide e sostanze organiche) per compensare il calo delle proteine di collagene. L’italiana Korff punta invece a nuovi sieri calmanti, lenitivi, disarossanti e ristrutturanti, come il nuovo ‘Calming CICA’ a base di un complesso di Centella Asiatica, olio di camelia, di Plukenezia Volubilis e di girasole per compensare il disagio della pelle sensibile o soggetta agli agenti ambientali e rinforzare la barriera difensiva, oltre alla crema ‘Intense Barrier’ con pre e postbiotici (da Lactococcus Lactis). Oppure la brasiliana Natura ha appena lanciato un nuovo siero antiossidante intensivo, Chronos, con estratti naturali e molecole combinate anti invecchiamento. 

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