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Beauty: fatturato cosmesi 2021 +6,7%, ritorno negozi

Il 55% ne ha nostalgia. Il Report Cosmetica Italia a Cosmoprof

Redazione Ansa

Dopo tanto shopping online per comprare i prodotti per l'igiene personale e la bellezza durante la pandemia, il 55% degli italiani ha nostalgia dei negozi. E ci torna volentieri, sorprendendo le previsioni che davano per spacciate profumerie e rivendite in crisi.
    Nel dettaglio, di pari passo col boom dell'e-commerce durante i lunghi mesi dei lockdown (+42%), è cresciuta anche la voglia di provare di nuovi i prodotti di persona (per il 55 % degli italiani), di verificarli in negozio (36%), di gironzolare per gli scaffali in cerca di novità (per il 34%). Il desiderio di tornare alla normalità è stato sondato da Cosmetica Italia e lo studio è stato presentato questa mattina all'assemblea pubblica dell'associazione, dal titolo 'Fiera e industria per la ripartenza: i driver del settore cosmetico tra sfide future e new normal'. Il meeting si è svolto a Bologna durante OnBeauty by Cosmoprof Worldwide Bologna in corso fino al 13 settembre. "Secondo le nostre proiezioni il fatturato in Italia a fine anno crescerà del 6,7% e quello globale del comparto del 6,2%, - ha dichiarato Gian Andrea Positano, responsabile Centro studi di Cosmetica Italia. "La domanda dei consumatori nel 2022 in Italia supererà i livelli pre-covid del 2019 e prevediamo un aumento del consumi interni del 4,1% nel 2022 che toccheranno i 10.912 milioni di euro. Cresce la nostalgia per lo shopping tradizionale, esperienziale. L'online, cresciuto del 42%, ha rivoluzionato il settore ma il digitale non sostituirà il retail, semmai si integreranno sempre di più". Dopo il calo dei consumi del 2020 i primi sei mesi del 2021 forniscono segnali incoraggianti: trucchi per occhi (+12,2%), creme e gel per le mani (+9,3%), sieri per il viso (+8%), collutori (+4,7%) , balsami per capelli e shampoo (rispettivamente + 4,4% e + 0,2%), oltre che saponi per il corpo (+2,3%). Ha detto Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia: "Il fatturato di settore si attesta sui 10,6 miliardi, che salgono a 33,2 se si considera l'intera filiera. Oltre 4,1 miliardi di export e una bilancia commerciale del valore di 2,3 miliardi. Un mercato interno prossimo ai 9,8 miliardi. Tre gli imperativi: internazionalizzazione, digitalizzazione e sostenibilità".
    (ANSA).
   

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