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Lo Yoga ora è smart. I perchè del boom della pratica digitale

Miti e pregiudizi da sfatare. E soprattutto come iniziare?

Yoga (@Wiko)

Redazione Ansa

Non c’è da storcere il naso se lo yoga è diventato (anche) digitale. Complici i vari lockdown prima e ancora oggi la possibilità di lavoro da remoto, i salotti di casa hanno preso le vesti di piccole palestre, equipaggiate di tappetini, pesetti, corde ed elastici. Chi ha preferito attività aerobiche, chi il pilates, chi lo yoga. Si può davvero insegnare anche attraverso uno schermo. Che sia quello di un PC o di uno smartphone con un ampio display  l’insegnante può correggere immediatamente e suggerire a ciascuno le posizioni e le varianti più adatte. Con due grandi vantaggi: praticando online, di fronte a uno schermo, nessuno viene distratto dagli altri e non c’è competizione, nessuno si sente scoraggiato vedendo chi è più avanzato come spesso accade quando si è in una sala in presenza. Secondo la testimonianza di Elisa, uno dei soci fondatori di Yoga-Smart, popolare piattaforma online per seguire live da casa (come al parco) le lezioni o le registrazioni, coinvolta da Wiko in occasione della Giornata Internazionale dello Yoga, che si celebra ogni anno il 21 giugno, l’esperienza di vita dell’ultimo anno "ha risvegliato negli utenti l’importanza di prendersi cura di sé. Si è imparato a dare priorità alla cura del corpo anche lontano dalle palestre, badando maggiormente alla qualità dell’alimentazione, dedicando più tempo alla preparazione dei cibi in casa, riscoprendo tanti piaceri più “slow”".
Ma quali sono i grandi miti e pregiudizi da sfatare sullo yoga? I
nnanzitutto che sia unicamente una pratica rilassante. Lo è, ma è altrettanto tonificante e impegnativa. È una disciplina estremamente completa che richiede una preparazione fisica importante, tanta costanza e soprattutto, ci insegna a respirare. I risultati sul corpo - e non solo - sono presto evidenti.
In secondo luogo, è una pratica democratica e accessibile a tutti. La platea di fruitori Yoga-Smart, ad esempio, è estremamente transgenerazionale, intercettando utenti che vanno dai 18 ai 70 anni.
Come iniziare, quindi, a praticare yoga senza scoraggiarsi e coinvolgere anche i più scettici? L’ostacolo è solo iniziale, solitamente chi prova una volta, poi non molla più. Elisa consiglia di non cimentarsi subito con pratiche avanzate ma di iniziare con sessioni più soft, come classi di Hatha Basic, o comunque classi adatte alla propria preparazione fisica. Una volta scelta la classe giusta, il consiglio è di lasciarsi andare completamente, senza pregiudizi. Il benessere percepito alla fine della pratica sarà ciò che terrà “calamitati” gli allievi alla pratica per sempre. Qualora non bastassero una connessione, uno smartphone e una dose di buona volontà, lo yoga online può essere arricchito con una colonna sonora a piacimento. Si possono indossare comodamente degli auricolari wireless,  per immergersi nella pratica senza rumori di fondo. Con la bella stagione, anche i parchi e le spiagge cittadine sono un’alternativa alle mura domestiche, per uno yoga più a contatto con la natura.
Il lockdown ha contribuito ad amplificare enormemente la popolarità dello yoga: negli Stati Uniti la vendita di tappetini Yoga durante la quarantena ha registrato nel solo mese di marzo un +150% (fonte: analisi sito americano Stackline) e, secondo l’osservatorio Trusted shop, nel 2020 si è registrato un incremento del +1.630% nelle vendite online di materiali e supporti per praticare yoga.

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Da Apple Italia in occasione della Giornata dello Yoga una nuova Activity Challenge. Gli utilizzatori di Apple Watch di tutto il mondo, registrando un allenamento di Yoga di 20 minuti o più, potranno tenere un Award Limited Edition, una sorta di “medaglia virtuale”, e una serie di sticker per Messaggi.
E al cinema, nelle multisale del circuito UCI Cinemas, arriva Iyengar. Il maestro di yoga, il film diretto da Jake Clennell e distribuito da Wanted che racconta la vita e soprattutto gli insegnamenti del maestro B.K.S Iyengar.
Iyengar, scomparso nel 2014 a 95 anni, è stato il maestro del regista, che in questo documentario racconta l’uomo, lo Yoga e il suo percorso da allievo. il film è incentrato sull’eredità di Iyengar e ne cattura i momenti più intimi, anche attraverso i dialoghi tra lo stesso maestro e sua nipote Abhijata, anche lei insegnate di yoga conosciuta in tutto il mondo. Ciò che traspare tra asana rigorose e interviste con studenti e insegnanti è la disciplina mentale e il focus spirituale che stanno alla base dell’approccio Iyengar.

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