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Meditazione, 8 consigli per farla al meglio anche a casa

Luogo, tempo, preparazione, tutte le regole d'oro dai maestri di Yoga Suite

Meditazione a casa foto iStock.

Redazione Ansa

Trascorrere lunghi periodi in casa e veder modificata la propria routine può influire sull’umore ed essere fonte di stress. Come fare quindi per staccare la mente, ricaricarsi e ritrovare il sorriso? Ecco 8 utili regole d’oro per rendere efficace ogni sessione di meditazione casalinga.

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8 piccole regole per ottenere il massimo dalla seduta di meditazione, anche a casa:

1. Il giusto tempo – prima di iniziare la pratica, è meglio assicurarsi di farlo in un momento della giornata in cui si è certi di non avere impegni, così da poterle dedicare il giusto tempo. Un buon momento può essere per esempio la mattina appena svegli o la sera, prima di coricarsi.

2. Il giusto luogo – trovare un posto in cui ci si senta a proprio agio e dove ci sia abbastanza silenzio ma non troppo. I rumori esterni, infatti, possono rivelarsi molto utili per allenare la concentrazione.

3. La giusta preparazione – affinché la pratica si svolga al meglio, occorre assicurarsi di essere a stomaco vuoto e aver svolto tutte le funzioni fisiologiche.

4. La giusta posizione – è preferibile meditare sedendo a terra a gambe incrociate, anche usando un cuscino o due coperte piegate da porre sotto i glutei. Se questa posizione risultasse scomoda, è possibile sedere su una sedia, a patto che la schiena rimanga allineata e allungata.

5. La giusta durata – all’inizio non sarà semplice, ma è importante riuscire a restare all’interno della pratica almeno 10 minuti. Col tempo, poi, si avvertirà una maggiore disposizione del corpo a restare fermo nella stessa posizione e della mente a rallentare.

6. Il giusto abbigliamento – meglio scegliere un abbigliamento comodo e, se possibile, preferire tessuti naturali a quelli sintetici.

7. La giusta costanza – la meditazione funziona solo se viene praticata con costanza, in quanto occorre fornire al proprio sistema nervoso un certo tipo di informazione ripetuta nel tempo affinché possa essere registrata e metabolizzata.

8. Il giusto obbiettivo – la pratica meditativa non ha lo scopo di azzerare i pensieri, bensì quello di non fermare la mente su di essi. Pertanto, quando arriveranno i pensieri, ognuno ha il compito di non giudicarli (e non giudicare sé stesso), non trattenerli e non scacciarli, ma semplicemente lasciare che scorrano liberamente.

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