Rubriche

Capelli, tagli e colori, freddo e glow lo chic parigino è cool

Frangetta lunga alla Hunziker, vade retro rosso, a tutto biondo (cenere)

Redazione Ansa

La frangetta lunga aperta 'alla Michelle Hunziker', il balayage ossia le schiariture sfumate a diverse lunghezze eseguito in modo più o meno creativo, il pixie cut ossia l'ultracorto femminile amato dalle star come Kristen Stewart e Jennifer Lawrence, il lungo estremo e il biondo "alla Ferragni", in profonda crisi il rosso, le mezze lunghezze (ma resiste il long bob 'di passaggio' per chi decide di tagliare il lungo ma non è pronto al corto). Sono le tendenze capelli, taglio e colore, dell'inverno 2020 che ad ANSA Lifestyle ha raccontato Alessandra Moio di Moha a Milano.
Ma la macro tendenza sono i colori freddi, le tinte sabbia, beige, biondo cenere e nocciola, chiari fino al platino o scuri ma con un po' di blu tra i pigmenti. La richiesta di freddo, all'opposto dei caldi (bandito il rosso), chiesta dalle consumatrici e vista nelle passerelle di moda ha dato origine persino ad una linea di colore, Parisian Cool, che da due stagioni impazza e viene aggiornata nelle sfumature e con le testimonial (tra cui Morgan Polanski, la figlia del regista e di Emmanuele Seigner) biondo cenere, castagna, nero 'icy' tra queste. Altra tendenza, mutuata in questo caso più dal make up che dalla moda è il glow: collezioni di colorazione permanente che puntano alla brillantezza estrema, a specchio e danno un nuovo gusto colore cool, freddo, luminoso e dall'effetto naturale. Majirel Glow utilizza una nuova tecnologia, composta da più riflesso e meno base. In pratica c'è il 50% in + di riflessi leggeri e 4 volte più trasparenza, grazie a uno specifico equilibrio di pigmenti, studiato per dare più riflesso e meno profondità al colore.
Arrivare in salone con le idee chiare non è di tutti, il più delle volte ci sono esempi da far vedere al parrucchiere: star del cinema ma molto di più influencer, "per quanto - ci racconta Moio - sono le gallery di pinterest e di instagram con le persone comuni gli esempi che più spesso mi portano". Il salone si converte al digitale, con totem interattivi, analisi del capello, personalizzazione con le app che mostrano con la realtà aumentata come provare in anteprima (e dunque cambiandolo a piacere)  un nuovo colore, simulando in 3D. "E' sempre più una beauty destination il nuovo salone - spiega Paolo Roati direttore dell'Oreal Professionnel - dove si vive un'esperienza di benessere, piacevole ed emozionale. Il progetto Salon Emotion riguarda già 1700 saloni e punta al massimo del rapporto tra cliente e parrucchiere con il supporto dell'intelligenza artificiale e della nuova tecnologia". La personalizzazione, anche in questo contesto, è però il plus che viene richiesto, come emerge dalla ricerca Giemmelike che ha mappato le millennial italiane nel rapporto con il parrucchiere, unita all'importanza dell'analisi dello stato di salute del capello in un contesto in cui agli strumenti viene dato sempre maggior valore. "Con i clienti giochiamo con la armocromia - prosegue Alessandra Moi - che al di là di scelte divertenti su colori preferiti per i capelli e per gli abiti ci avvicina alla naturalità, a cosa ci sta meglio veramente senza i condizionamenti. Il risultato è una palette di colori che ci veste dalla testa ai piedi e che si abbina al nostro incarnato e alle nostre attitudini".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it