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Grassroots, Lush lancia primo profumo attivista

Intero ricavato vendita a piccole associazioni. La prima è Informatici senza frontiere

Lush Permfume Library (a Firenze)

Redazione Ansa

S'intitola Grassroots ed è il primo profumo attivista. L'intero ricavato della vendita (iva esclusa) andrà a piccole associazioni che si battono per il cambiamento. L'idea è del brand etico Lush (che già aveva realizzato una crema attivista) che lo lancia in anteprima mondiale per l’apertura a Firenze della Lush Perfume Library, un innovativo ed inedito concept store interamente dedicato ai profumi in via dei Calzaiuoli 94/96, nel centro storico della città del giglio. Firenze, culla della profumeria moderna dall’epoca rinascimentale, è un luogo fortemente significativo per il brand che ha tratto la propria ispirazione creativa proprio immergendosi nella storia, nell’eredità culturale e nell’energia della città.

Realizzato con oli essenziali provenienti da progetti di rigenerazione ambientale – olio di geranio dal Kenya, olio di palissandro dal Brasile, olio di Ylang Ylang dal Ghana e essenza assoluta di vaniglia dell’Uganda – e con etanolo biologico, il nuovo profumo Grassroots (nel formato 100ml, 50€)  supporterà organizzazioni no profit allineate con l’etica del brand, che operano in difesa della conservazione ambientale, dei diritti umani e del benessere degli animali. Informatici Senza Frontiere è la prima associazione scelta da Lush per l’encomiabile lavoro svolto a favore della democrazia digitale contro il digital divide. L’associazione opera in Italia e all’estero per favorire un processo di crescita, attraverso le conoscenze e le tecnologie informatiche per colmare il divario digitale.

Informatici Senza Frontiere: la tecnologia a servizio dell’etica . Le tre aree di intervento di Informatici Senza Frontiere sono: 

1. Divulgazione della conoscenza: formazione e alfabetizzazione
Attraverso l’organizzazione di corsi di informatica base e avanzata, in Italia e nel mondo, gratuitamente, a persone che vivono in condizioni di emarginazione, difficoltà o disagio sociale. L’informatica diventa così opportunità: di lavoro, di integrazione, di comunicazione e di socializzazione.
2. Informatica per la disabilità
Informatici senza Frontiere si impegna per migliorare le condizioni di vita di chi soffre in seguito a dissabilità o a malattia attraverso l’informatica e non solo, nella convinzione ce la possibilità di comunicare e coltivare i propri interessi sia una componente imprescindibile di una vita dignitosa.
3. Informatica per lo sviluppo
Gli strumenti e le soluzioni tecnologiche offrono grandi opportunità e possono diventare fattore abilitante anche nei contesti più remoti e disagiati. Informatici Senza Frontiere già nel 2005 lancia un progetto di informatizzazione di un piccolo ospedale rurale situato in Uganda. Con il Progetto Trashware viene reso possibile il ricondizionamento Hardware di materiale informatico ritenuto obsoleto e il Progetto di Alfabetizzazione informatica, che offre corsi informatici di vario livello a persone disagiate o svantaggiate. L’associazione ha anche il Progetto Bullismo online, attivato per contrastare le insidie e i pericoli del web tramite azioni di formazione con i giovani, e il Progetto Sensoltre, il primo percorso multisensoriale tra quadri tattili ideato per persone non vedenti.

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