Rubriche

Sopracciglia tatuate, è boom. Farle o no? I segreti per non sbagliare

Tante le pentite, il trucco permanente non per tutti i visi

Redazione Ansa

Dopo le addicted delle sopracciglia perfette e tatuate, vera ossessione delle più giovani ma non solo, è la volta delle pentite. Il trucco permanente vanta oltre 2 milioni di adepti (in primis le donne che si fanno tatuare soprattutto le sopracciglia) ma a volte l'arcata disegnata e infoltita con gli inchiostri indelebili non sempre riesce come sperato. Anzi pare che i pasticci e i rimorsi siano in aumento e la cartina tornasole del fenomeno sono, come spesso succede, i social, piazza virtuale dove mettere in mostra cose che una volta si sarebbero tenute per sè.

Macchie, disegni irregolari, solchi alterati, colore che stinge, effetto ‘pennellata’ , sguardi e visi rovinati spuntano sempre di più in mezzo alle foto da rivista patinata assemblate su instagram (#sopraccigliatatuate, #truccopermanente, #microblading #tattoo, le principali). Non solo cuoricini di approvazione delle foto perfette, aumentano gli emoticon negativi, commenti disperati, grandi pentimenti, richieste di aiuto e di conseguenzai rimedi propinati online.

Così, dopo che le donne si sono fatte conquistare dagli occhi ringiovaniti e magnetici delle testimonial del recente metodo di microblading (tatuaggio ciglia per ciglia) che promette un risultato di infoltimento perfetto e più naturale, oltre a classici tattoo fatti ad arte, trucco permanente e dermopigmentazione (tutti sinonimi, pare) mostrati al mondo sui social, ora i nodi vengono al pettine.

Le donne hanno guardato con meraviglia la giovanissima Bella Thorne che ha postato foto su instagram mentre la guru delle eyebrows di Los Angeles, Julia Faria Elmassian, le faceva il tatuaggio cigliare. Poi è stata la volta dell’icona dello stile più agée Helen Miller che ha svelato ‘Il mio segreto di bellezza? Le sopracciglia tatuate’. Fedelissime al tattoo anche Michelle Obama, Angelina Jolie e Rihanna.

“La moda delle sopracciglia cambia di decennio in decennio, - sentenzia la guru italiana del camouflage Rita Parente che gira il mondo ad insegnarne le tecniche e ha un nutrito seguito sui social. –“Ora si assiste ai tatuaggi e al trucco permanente, che sono la stessa cosa. Il trend è esploso in Italia da qualche anno. Assistiamo ad un generale ritorno del trucco permanente che andava per la maggiore negli anni ’70-’80. Il problema è che tatuare le sopracciglia non è impresa semplice ma tutti si sono messi a fare i corsi che durano anche solo pochi giorni. Spesso però le donne finiscono a fare le cavie, rimango basita dai risultati e dal tipico effetto ‘dipinto’ che rovinano i volti”.

L’esperta, di ritorno dal congresso mondiale di estetica e cosmetologia a San Paolo, Brasile, spiega all’ANSA alcuni segreti per scongiurare gli effetti disartrosi se si decide di farsi tatuare le sopracciglia: “Chi ha una buona arcata sopraccigliare non si faccia tentare, basta infoltire le ciglia con le matite. Il trucco permanente è indicato a chi ha delle sopracciglia irregolari, con alopecia, oppure a chi le ha bianche e vuole ringiovanire lo sguardo. Per disegnare l’arcata sopraccigliare si deve tenere conto però di molti elementi, come l’architettura del viso, le proporzioni fra i suoi componenti, l’etnia, i capelli, le stesse sopracciglia naturali e l’età. Perciò ci si deve rivolgere a personale certificato, che sia specializzato e con diversi anni di esperienza nel fare questo tipo di tecnica. Tenere a mente inoltre che la moda delle forma delle sopracciglia cambia con gli anni. Ora, ad esempio, non sono più marcate, né troppo nere. Si ritorna ad un effetto naturale, con solchi ridimensionati, molto meno strutturate, piuttosto naturalmente rinfoltite laddove non lo sono”.

Che fare per non sbagliare? “Aspettare, - risponde l’esperta. “Non farsi disegnare il corpo da tatuatori improvvisati e capire di cosa si ha realmente bisogno. Quindi il mio suggerimento è di provare a ridisegnare l’arcata delle sopracciglia prima con le matite per il camouflage, prendendo confidenza con l’effetto e tarando al meglio il disegno, modificandolo, prima di correre a farsele tatuare senza riflettere”.

 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it