Rubriche

Boom CC cream e per la cosmesi i trend arrivano da Oriente

Ricerca Cosmetica Italia, gli italiani tornano a spendere. +4% nel 2015 e +10,5% da export

Ancika iStock.

Redazione Ansa

(di Agnese Ferrara)

(ANSA) - MILANO Gli italiani tornano a spendere per la loro bellezza, varcano di nuovo la soglia delle profumerie e, per scegliere, si ispirano ai rimedi beauty asiatici, in particolare al Giappone e alla Corea del Sud. Dopo anni di spese frenate dalla crisi economica, questo anno si registra un incremento del fatturato del settore cosmetico superiore al 4%. Il valore della produzione italiana di cosmetici sta infatti sui 9.700 milioni di euro complessivi, con un +10,5% dovuto alle esportazioni. Lo attestano la nuova analisi congiunturale e la ricerca 'Beauty trend watch' , condotte dall'Associazione italiana delle imprese cosmetiche, Cosmetica Italia.
"Cresce l'influenza dei paesi asiatici sui trend dei cosmetici in tutto l'occidente" - ha spiegato Gian Andrea Positano, a capo del Centro Studi di Cosmetica Italia. "Le novità vanno dalle BB cream alle CC cream, cioè le cushion compact, dai prodotti rinfrescanti per viso e corpo alle speciali creme di gel acquosi per struccarsi, dalle maschere per il viso a quelle specifiche per la notte".
Dopo il boom delle BB cream (creme anti-imperfezioni o blemish balm cream) del 2013, anno in cui sono state immesse sul mercato oltre 1.000 creme nuove di questo tipo, questo è l'anno delle 'cushion compact cream'. Sono emulsioni factotum, antirughe, colorate e con filtro solare, che si applicano con una spugnetta che si imbeve automaticamente della giusta quantità di prodotto da usare. Sembrano fondotinta compatti ma in realtà sono creme di trattamento, non sporcano le mani durante l'applicazione e hanno una consistenza più leggera e idratante. Ideate nei paesi asiatici, stanno conquistando gli Stati Uniti e tutta Europa e, dal 2009 ad oggi, sono passate da meno di 100 prodotti nuovi a oltre 600 nuovi lanci effettuati nel 2014.
L'indagine 'beauty trend-watch' di Cosmetica italia su dati Mintel evidenzia anche la crescita dell'interesse delle consumatrici verso prodotti di bellezza 'ibridi', nati per semplificare la routine quotidiana e dei prodotti specifici di nicchia. Quindi creme ad azione rapida, lozioni 'booster' in grado di potenziare gli affetti delle altre creme beauty e rimedi creati 'su misura' del DNA della pelle. Emulsioni e sieri sempre più simili alla fisiologia della cute, in grado perfino di 'riparare' i danni già successi in termini di invecchiamento.
Se le novità quindi non mancano, gli italiani sono più ottimisti nelle spese e il mercato interno dei cosmetici conferma la ripresa anche negli ultimi 6 mesi di questo anno. E se le erboristerie sembrano essere molto amate dai consumatori, che preferiscono usare prodotti naturali, questo anno sono tornati anche nelle profumerie, negozi che gli anni passati davano segni di sofferenza. "Dopo anni di pesanti contrazioni il canale profumeria dà confortanti segnali di ripresa e, per il prossimo semestre 2016 si prevede una ulteriore crescita dello 0,6%" - ha precisato Positano.
Se la bellezza italiana guarda ai paesi asiatici per carpire i segreti per curare la pelle, i cosmetici made in Italy piacciono in tutto il mondo e, ai segnali di ripresa dei consumi interni si sommano i dati positivi dell'esportazione. "Le esportazioni sono cresciute del 10,5% e si avvicinano ai 3.700 milioni di euro" - ha precisato Fabio Rossello, presidente di Cosmetica Italia. "Il costante sviluppo del nostro export arricchisce il saldo commerciale che supera i 1.900 milioni di euro, un record assoluto per il comparto".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it