Dalle Regioni

Bassetti, iniziative carità per detenuti

Cardinale in visita alla casa circondariale di Capanne a Perugia

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 19 APR - "I rischi per la salute, la necessaria mancanza di contatti con l'esterno, e per voi le visite e i permessi aboliti, come pure la mancanza di possibilità di qualche lavoro, fa sì che il carcere diventi ancor più problematico di quanto non lo fosse già nel passato.
    Forse anche come Chiesa, dovremo trovare nuove forme suggerite dall'amore e dalla fantasia, e soprattutto dal Vangelo". E' quanto ha affermato il cardinale Gualtiero Bassetti nel corso di una sua visita al carcere di Capanne, a Perugia, dove ha salutato una rappresentanza di detenuti.
    "Ho visto, girando per l'Italia, in qualche diocesi - ha aggiunto, il presidente della Cei e arcivescovo di Perugia - delle case in cui si accolgono i carcerati quando arrivano verso il fine pena, oppure coloro che, ottenuto il permesso, non hanno la possibilità di tornare in famiglia. Credo che anche da parte della nostra diocesi sarà opportuno pensare a tali iniziative di carità, perché particolarmente i carcerati possano sentirsi amati, rispettati e accolti".
    "Vi sono vicino - ha detto ancora, fra l'altro, il cardinale ai detenuti presenti - vi penso quotidianamente. Tutte le mattine, quando mi reco a pregare nella mia cappella, il pensiero corre veloce verso Capanne. Per me voi ci siete, siete nel cuore del vostro vescovo. Mi dia il Signore la forza, nonostante la fragilità dei miei 78 anni, di poter fare ancora qualche cosa di buono per voi, fratelli e sorelle carissimi".
    Il cardinale - riferisce l'archidiocesi - è stato accolto dalla direttrice Bernardina Di Mario e dal comandante della polizia penitenziaria Fulvio Brillo.
    "La mia - ha spiegato Bassetti - non è una visita di cortesia e neppure frutto di un invito ufficiale. Ho sentito il bisogno di essere per un po' in mezzo a voi. Naturalmente, come i tempi del coronavirus ce lo consentono, con mascherina e guanti. E questo mi mette un po' a disagio". (ANSA).
   

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