Dalle Regioni

Inaugurata nuova palestra casa a Maiano

Progetto Fondazione Decathlon in collaborazione con il carcere

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 27 MAR - E' stata inaugurata la nuova palestra interna della casa di reclusione di Maiano di Spoleto. Un vero e proprio restyling della struttura frutto di un investimento di circa 28mila euro. Il progetto della Fondazione Decathlon, in collaborazione con il carcere di Maiano, non si limita alla sistemazione e al rifacimento della palestra interna, realizzata dai detenuti del circuito di alta sicurezza, ma prevede anche la prossima riqualificazione del campo di calcio esterno e un progetto triennale, in collaborazione con l'associazione di volontariato "I Miei Tempi", di inserimento lavorativo per i detenuti attraverso borse lavoro presso il punto vendita Decathlon di Foligno. Il potenziamento della palestra interna, grazie alle nuove attrezzature, consentirà poi di estendere e arricchire le attività che si tengono all'interno della casa di Reclusione nell'ambito dell'iniziativa "Sport in carcere". Un progetto - spiega una nota del Comune di Spoleto - sviluppato in collaborazione con ministero della Giustizia - Dap e il Coni e diretto al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione carceraria attraverso la pratica e la formazione sportiva. Il progetto è stato avviato grazie ad un protocollo firmato tre anni fa che ha coinvolto tutti gli istituti penitenziari dell'Umbria. All'interno del carcere di Maiano le attività sportive hanno riguardato finora gli scacchi (per i detenuti di massima sicurezza) e il calcio. La cerimonia di inaugurazione della palestra si è tenuta alla presenza, fra gli altri, del vicesindaco di Spoleto Maria Elena Bececco, di Luca Sardella, direttore della Casa di reclusione: Bececco ha sottolineato come "si ottengano risultati significativi quando le migliore risorse del territorio riescono a fare sistema per iniziative così importanti. Questo progetto - ha aggiunto - poi è perfettamente in linea con i vari processi di integrazione tra la comunità e la casa di reclusione che hanno consentito di creare un forte legame collaborativo tra le due 'città'".
    (ANSA).
   

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