Tavoli della Legalità

La vedova Calabresi agli studenti, mantenete un pensiero critico

Perdonando ho fatto il contrario di ciò che facevano terroristi

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 30 MAR - "Quando siete in gruppo, non diventate gregge, mantenete un pensiero critico, un pensiero libero". Gemma Calabresi Milite, vedova del commissario Luigi Calabresi, ucciso il 17 maggio 1972 da esponenti di Lotta continua, ha rivolto un appello agli studenti delle superiori e delle terze medie dell'Istituto Arcivescovile di Trento.
    "Prima di condannare una persona informatevi, cercate di sapere, di conoscere, di capire. In quegli anni tanti gridavano, ma pochissimi pensavano", ha detto Calabresi Milite agli studenti, ai quali ha raccontato la sua storia e quella del marito, documentata nel suo ultimo libro, 'La luce e la crepa'.
    Una storia che racconta di come la vedova del commissario Calabresi sia riuscita a perdonare gli assassini del marito. "Ho fatto il contrario di quello che facevano i terroristi negli anni Settanta e Ottanta, che quando individuano un obiettivo lo disumanizzavano, lo facevano diventare una cosa per poi poterlo colpire, anche con il consenso popolare", ha spiegato Gemma Calabresi Milite. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it