Dalle Regioni

Sindacati,sbagliata riforma Agenzia beni

Regolamento varato da Cdm è carente, servono scelte più incisive

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 MAG - Il regolamento approvato dal Consiglio dei Ministri nelle scorse settimane relativo all'organizzazione e la dotazione delle risorse umane e strumentali per il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata in attuazione della riforma del Codice Antimafia, "presenta carenze procedurali e organizzative che rischiano di mettere l'Agenzia nelle condizioni di non poter esercitare in pieno le funzioni istituzionali di restituzione alla collettività dei patrimoni sottratti alle mafie e ai corrotti". Lo affermano, in un Appello congiunto, Acli, Arci, Avviso Pubblico, Centro Studi Pio La Torre, Cgil, Legambiente, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Uil.
    I firmatari del documento fanno notare che sebbene la riforma del Codice antimafia abbia previsto un potenziamento della struttura con l'ampliamento della dotazione organica di personale (da 30 a 200 unità), "non si può non ribadire che si sarebbero potute fare scelte più incisive, prevedendo una procedura diversa dalla mobilità, ad esempio, tramite concorsi di selezione pubblica di professionalità con competenze interdisciplinari".
    "Non ci sono, inoltre - rilevano - certezze dei tempi per portare a regime l'organico nonostante l'urgenza di rendere l'Agenzia pienamente operativa. Non si può procedere con una visione meramente burocratica senza considerare l'esperienza concreta maturata e le buone pratiche amministrative e sociali attivate dal 1996 ad oggi". Le organizzazioni e le associazioni firmatarie dell' Appello esprimono una "forte preoccupazione sul metodo sinora adottato", chiedono, quindi, che il confronto con le organizzazioni sindacali di settore "possa proseguire nei prossimi giorni in maniera proficua", e si rendono disponibili sin da subito a fornire ogni utile indicazione per migliorare il sistema e l'operatività dell'Agenzia, spinti dalla convinzione che rappresenti un soggetto essenziale nell'azione di contrasto al potere economico delle mafie e dei corrotti e di valorizzazione per finalità pubbliche e sociali dei beni mobili, immobili e aziendali confiscati". (ANSA).
   

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