(ANSA) - PALERMO, 14OTT - La mascotte è quella di un lupetto che
non racconta fiabe ma storie tragicamente vere di mafiosi più
cattivi dei lupi, capaci di commettere grandi orrori per
ricchezza e potere. Sono storie scritte tra i banchi di scuola
nell'ambito di un progetto ideato dalla giornalista Eleonora
Iannelli e promosso dalla Fondazione Rocco Chinnici. Ora quei
racconti, arricchiti da disegni e vignette dei bambini, sono
diventati un libro, il secondo della serie: "Meglio il lupo che
il mafioso 2" (Navarra editore, 120 pagine, 10 euro). La prima
edizione è nata a Palermo, la seconda ha preso forma a Messina
con il coinvolgimento degli alunni di otto plessi dell'Istituto
comprensivo "Villa Lina-Ritiro", ubicati in quartieri e villaggi
periferici ad alto rischio di dispersione scolastica. I racconti
ripercorrono storie che hanno come protagonisti uomini e donne
che hanno sfidato la mafia. C'è il piglio da sceriffo americano
di Giorgio Boris Giuliano; il senso dello Stato del prefetto
Carlo Alberto Dalla Chiesa; la tenerezza di Graziella Campagna
giustiziata dalla mafia a 17 anni perché aveva visto troppo; il
religioso sacrificio di Rosario Livatino, il "giudice
ragazzino"; l'intuizione geniale del pool antimafia, che rivive
nel "bunkerino della memoria", e l'orrore delle stragi che
uccisero Chinnici, Falcone e Borsellino. E, ancora, la curiosità
del giornalista "impiccione" Beppe Alfano; il mistero della
norte del giovane chirurgo Attilio Manca; la magia di
"Gigliopoli - La città dei bimbi spensierati". "Il Lupetto -
dice Eleonora Iannelli - è diventato un simbolo di legalità e di
impegno civile, altro che balena blu. Ha tanti amici e inviti
nelle scuole. Il segreto? No alla retorica, spazio al candore e
alla spontaneità dei bambini, parole semplici ma senza
nascondere la verità, lezioni interattive, con audiovisivi e
testimonianze dirette, utilizzando soprattutto la tecnica del
brainstorming, una specie di intervista collettiva. E spirito di
volontariato: il progetto è stato realizzato senza un euro di
finanziamento. La mafia e la cultura mafiosa si possono
prevenire con le buone letture, le testimonianze, gli esempi dei
servitori dello Stato, la memoria". (ANSA).
Lupo racconta a bimbi i cattivi di mafia
Progetto promosso dalla Fondazione Rocco Chinnici