Dalle Regioni

Migliaia studenti in marcia per legalità

Corteo per vie del centro, "tutti dobbiamo fare nostra parte"

Redazione Ansa

(ANSA) - SASSARI, 28 MAR - Un migliaio di studenti delle scuole superiori arrivati da tutta la provincia hanno sfilato per le strade di Sassari in occasione della "Marcia della legalità", manifestazione organizzata dalla Consulta degli studenti in collaborazione con il presidio di Porto Torres "Falcone e Borsellino" di Libera. Il corteo è partito dal parco Emanuela Loi, di fronte alla Questura, dove è intervenuto il procuratore della Repubblica Gianni Caria, quindi ha fatto tappa a Palazzo Ducale, e qui ha raccolto la piena adesione del sindaco Nicola Sanna. La marcia si è poi fermata in piazza Università per l'incontro con i rappresentanti dell'associazione Elsa, per poi sostare davanti alla sede del Tribunale e ascoltare le parole degli avvocati Mariano Mameli e Marco Palmieri, presidenti dell'Ordine degli avvocati e della Camera penale di Sassari. La manifestazione si è conclusa in piazza d'Italia con gli interventi del presidente della Consulta degli studenti, Luca Babudieri, e del prefetto Giuseppe Marani.
    "Nessuno si può chiamare fuori dalla lotta contro le mafie.
    Tutti dobbiamo fare la propria parte. Il ruolo della scuola è vitale, perché nelle aule non si forma solo il sapere ma anche i cittadini del domani", ha detto il prefetto. "Qui nel nord Sardegna - ha poi precisato a margine - la situazione è sotto costante controllo, il livello di attenzione è molto alto anche se non ci sono avvisaglie di infiltrazioni mafiose. Questo non significa che si possa abbassare la guardia, resteremo vigili".
    "Possiamo dire di avere raggiunto il nostro obiettivo, ossia quello di far riflettere non solo gli studenti su un argomento spinoso come quello delle mafie e della legalità, ma di coinvolgere tutta la città", spiegano il presidente della Consulta Babudieri e il suo vice, Lorenzo Giordano. "Non possiamo dire con certezza che nel nostro territorio agisca o meno la mafia, ma possiamo dire che ci sono sicuramente atteggiamenti mafiosi o circostanze che potrebbero favorire le infiltrazioni - dice Alida Manca, referente di Libera di Porto Torres - e mi riferisco alle speculazioni e agli abusi edilizi, e al proliferare del gioco d'azzardo". (ANSA).
   

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