Tavoli della Legalità

Il saluto del Politecnico di Torino all'ex rettore Zich

La cerimonia di commiato nel cortile antistante l'Aula Magna

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 10 MAG - Questa mattina alle 10,30 il rettore Guido Saracco e la comunità del Politecnico di Torino si sono stretti attorno alla famiglia del professor Rodolfo Zich per rendere omaggio al feretro con un ultimo commosso saluto. Lo hanno ricordato, oltre al rettore, il professore emerito Marco Mezzalama, al suo fianco come vice rettore per quasi 30 anni, e l'ex rettore e presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo. Presente, accanto ai tanti colleghi, anche il sindaco di Torino e docente dell'Ateneo Stefano Lo Russo.
    "Rodolfo Zich ha guidato la nostra città durante la transizione post industriale con grande modernità è stato l'emblema di come si possano realizzare grandi progetti mantenendo sempre il rispetto delle istituzioni con pacatezza e determinazione. Noi abbiamo raccolto la sua visione, e il suo lascito non ci abbandonerà" ha detto Saracco. Mezzalama ha ricordato la sua capacità strategica nel considerare il Politecnico come fulcro di una grande innovazione tecnologica, culturale e sociale che ha permeato e permea tuttora lo sviluppo della Città e lo annovera tra i padri di quella trasformazione di Torino da città meramente industriale a città di innovazione, di start up, di cultura e turismo: "Per tutti quelli che hanno collaborato con lui è stato un maestro, ma allo stesso tempo aveva anche la capacità di imparare dai suoi collaboratori. La capacità di ascolto è stata uno degli elementi caratterizzanti del suo carattere".
    "Rodolfo ha inciso moltissimo su quello che oggi siamo come Politecnico. Ci ha lasciato la sua modalità di lavorare con impegno in una istituzione pubblica che ha una grande responsabilità, quella di formare i giovani. E ci ha lasciato l'idea di una città che deve avere come elemento centrale le nuove generazioni, il rapporto con l'impresa, il dialogo. È stato il rettore della modernità, capace di disegnare il futuro.
    Il Politecnico e la città di Torino oggi non sarebbero quello che sono senza di lui" ha concluso Profumo. (ANSA).
   

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