Tavoli della Legalità

Livatino: monsignor Giraudo, 'è un modello di santità'

"E' una pagina vivente del Vangelo"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 09 MAG - "Rosario Livatino è per la Chiesa un modello di santità, non solo per il martirio che ha subito, ma per quella testimonianza, martirio quotidiano, che nella sua vita è stato l'essere credibile come uomo, come credente e come giudice. In questo ci ricorda che la beatitudine non è altro che rimanere nell'abbraccio di Dio, sotto il suo sguardo, certi che la carità e la giustizia sono i luoghi dove ancora oggi e sempre possiamo sperimentare la ricchezza di quel bene che è più forte del male". Le parole sono del vescovo ausiliare di Torino, Alessandro Giraudo, all'inaugurazione della mostra sulla sua figura in corso al Palagiustizia di Torino fino a sabato 13 maggio per iniziativa della Libera associazione forense.
    L'occasione è il secondo anniversario della beatificazione del magistrato Rosario Livatino, assassinato dalla mafia nel 1990.
    "Rosario Livatino - ha aggiunto - è allora una pagina vivente del Vangelo, perché lo ha incarnato nella sua vita, nella profonda e affascinante unità della sua vita. Un Vangelo che non è contraddizione dell'umanità, ma che anzi ne vuole essere la piena consapevolezza perché ci chiede di accogliere e vivere ciò che siamo come donne e uomini immersi nel tempo e nella storia.
    Anche per questi motivi, la vita di Rosario Livatino vuole parlare a ciascuno di noi, in ciò che ci accomuna e in ciò che ci differenzia. Lo dico prima di tutto per me, senza voler insegnare nulla: personalmente ritengo che sarò capace di ascoltare e di dialogare con Rosario e la sua vicenda, solo se, come lui, anch'io sarò capace di non arrendermi davanti a tutte le forme con cui il male ci illude sottilmente di essere la soluzione giusta, così da spendere invece il dono della vita perché altri possano scoprirne la ricchezza quando è vissuta fino in fondo". (ANSA).
   

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