Tavoli della Legalità

Scuola: Cgil Molise, anno si apre con forti criticità

'Grande impegno dei lavoratori, manca sostegno della politica'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAMPOBASSO, 09 SET - "Ci piacerebbe lanciare messaggi di ottimismo e di speranza nel futuro, ma la realtà che abbiamo di fronte, purtroppo, è tutt'altro che rosea". Così il segretario regionale della Flc Pino La Fratta in Molise nel corso della conferenza stampa tenuta oggi dal sindacato a Campobasso alla vigilia dell'apertura del nuovo anno scolastico che in Molise è fissata per mercoledì prossimo, 14 settembre.
    "Le scuole riapriranno - ha aggiunto - grazie al grande impegno dei lavoratori della scuola e degli Uffici scolastici, non certo grazie al sostegno della politica locale e nazionale. Non possiamo dimenticare come sia stata gestita male la questione Covid con uno spreco di tempo e risorse, con misure inutili come i banchi a rotelle, mentre non ci sono stati sufficienti interventi su organici, edilizia e trasporti. Il risultato è stata la confusione, le continue ripartenze e interruzioni della didattica in presenza, una gestione problematica delle quarantene nelle scuole". Sul tema della pandemia La Fratta ha proseguito: "Come se non bastasse, si è aggiunta anche la mancata proroga dell'organico Covid: ricordiamo che per il Molise si tratta di circa 450 lavoratori che in questi anni hanno assicurato il funzionamento delle scuole e contribuito ad affrontare le tante emergenze dovute alla pandemia".
    Sul fronte dello spopolamento sono stati confermati i numeri allarmanti: "Rispetto all'anno scorso ci saranno 656 alunni in meno. Dal 2009 il Molise ha perso quasi diecimila alunni, in percentuale uno dei dati di spopolamento più alti in Italia. Si tratta di numeri che indicano come la nostra regione stia andando incontro a una vera e propria desertificazione e senza politiche mirate si rischia di avere, tra i suoi effetti, quello di non poter garantire un'offerta formativa di qualità".
    Anche a livello di organici scolastici, in Molise si registrano forti criticità, in particolare sul personale Ata che in 10 anni ha perso circa il 40% dei posti, passando da 1823 a 1277 posti.
    In particolare ci sono 361 collaboratori scolastici in meno, pur rimanendo sostanzialmente invariato il numero di plessi in cui si svolgono le lezioni. "Le Immissioni in ruolo sono state poche, rispetto ai posti disponibili, e non hanno risolto i problemi". (ANSA).
   

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