Tavoli della Legalità

Scuola: Filisetti a studenti, siate sempre uniti, no a rancori

Ricorda ragazzi morti. 'Abbiate concezione eroica della vita'

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 27 FEB - Un appello ad essere "sempre uniti, pur nelle diverse idee" ad essere "Comunità, amicizia, strumento di amicizia", a non lasciare che "odi, rancori vi dividano", ma anche un ammonimento a esercitare "il dovere dell'autocoscienza che si interroga a partire dalla propria identità per orientarsi: chi sono io, i miei padri, le mie radici, da dove vengo per sapere dove andare". Il direttore generale dell'Ufficio Scolastico regionale delle Marche Marco Ugo Filisetti, che conclude il 1 marzo il suo incarico, cominciato nel 2015, nel suo messaggio di congedo ai giovani, li invita anche ad essere coraggiosi e determinati, rifuggendo da "qualsiasi tipo di droga e dalla vita "artefatta", in sintesi ad avere "una concezione eroica della vita". Salito agli onori delle cronache per i suoi messaggi intrisi di retorica bellicistica, Filisetti andrà a fare parte della segreteria tecnica del Mim, occupandosi dei tavoli relativi all'autorevolezza dei docenti e all'autonomia differenziata. Per il congedo dai giovani adotta però toni più soft, ricordando in primo luogo i ragazzi e le ragazze prematuramente scomparsi a causa degli eventi drammatici che hanno attraversato le Marche in questo periodo: "il terremoto del 2016, l'alluvione del 2022, la tragedia di Corinaldo o a causa di incidenti, specie in occasione di attività scolastiche o perché sopraffatti dallo sconforto in momenti che davano loro l'impressione di non avere più alcuna speranza". E anche "i tanti momenti felici ed intensi vissuti insieme e ringraziando quindi per l'esperienza umana condivisa". "Per eroe - precisa inoltre - non intendo la persona dal comportamento eccezionale ma colui che, sveglio alla vita, non spegne la luce di cui ciascuno è portatore e, padrone di se stesso, compie il proprio dovere senza aspettarsi ricompense o temere punizioni, avendo nella propria coscienza un giudice ben più acuto e inesorabile. Il mio saluto - conclude - a voi eroici ragazzi e ragazze delle Marche che ho conosciuto e apprezzato in questi anni". (ANSA).
   

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