Dalle Regioni

Protesta imprese edili, attesa pagamento

Cna Costruzioni, mettere a disposizione 30% risorse a Comuni

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 29 SET - Sono intervenute nelle ore e nei giorni immediatamente successivi al sisma per rimuovere le situazioni di rischio, per porre in sicurezza le aree terremotate, per puntellare le abitazioni pericolanti ed evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone o a cose. E' passato un anno, ma le imprese edili che hanno provveduto a garantire tutto questo nella fase dell'emergenza, attendono ancora di essere liquidate dai Comuni per le loro prestazioni . "O meglio segnala la Cna - la Regione ha liquidato ai Comuni il 70% delle somme certificate dai Comuni per la messa in sicurezza di immobili pubblici e di abitazioni private pericolanti che ricadevano su strade comunali. All'appello manca ancora il 30%. Inoltre alcuni Comuni, pur avendo ricevuto l'anticipo non hanno ancora provveduto a pagare le imprese". "Non solo - dice Marco Bilei, responsabile Cna Costruzioni Marche - chiediamo alla Protezione civile e alla Regione di mettere a disposizione dei Comuni il rimanente 30% dei 37,7 milioni di euro riconosciuti ai Comuni e dovuti alle imprese edili marchigiane, ma invitiamo le amministrazioni comunali ad anticipare queste somme alle imprese, in attesa di riceverle dalla Regione. Questo perché le imprese non sono riuscite nemmeno a coprire i costi vivi dei lavori svolti un anno fa e sono in gravi difficoltà finanziarie". "Le imprese locali - aggiunge - vogliono partecipare alla ricostruzione purché vengano garantiti tempi certi di pagamento.
    In diversi casi c'è invece il paradosso che con il mancato pagamento non possono avere il Durc positivo e non possono neanche più prendere nuovi lavori, lasciando spazio a ditte extra extraregionali che, per diversi motivi, dispongono della liquidità necessaria ad aspettare i tempi lunghi della burocrazia per essere liquidate". Attualmente la Regione Marche ha riconosciuto a 124 Comuni più l'Unione Montana Monti Azzurri e le Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, spese per 37,7 milioni di euro e ha trasferito agli enti locali 22,3 milioni di euro. Secondo Cna Costruzioni Marche, "uno dei motivi per i ritardi nell'avvio della ricostruzione leggera, è proprio dovuto alla mancata garanzia di una completa copertura finanziaria e soprattutto di tempi di pagamento molto dilazionati, con il rischio di strozzare ancora di più le imprese locali. Un rischio che i sindaci non vogliono assumersi - è la conclusione - perché poi sono loro a risponderne nei confronti delle aziende edili".(ANSA).
   

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