(ANSA) - MACERATA, 8 AGO - Basta prof 'ostaggio' delle
competenze di progettisti e tecnici informatici esterni alle
loro scuole. C'è un progetto europeo che li aiuterà a recuperare
il gap, al quale partecipa anche l'Università di Macerata. Il
Dipartimento di Scienze della formazione dell'ateneo ha ottenuto
un finanziamento per il progetto europeo Depit, 'Progettare per
la personalizzazione e l'inclusione con le tecnologie',
coordinato dal prof. Pier Giuseppe Rossi, e ha vinto il bando
per i Partenariati Strategici tra scuola e università. ''L'idea
di fondo - spiega Rossi - è che la scuola deve prendere in mano
la progettazione di apparati digitali, che non può essere
totalmente delegata a tecnologi esterni al mondo
dell'istruzione''. Per il prossimo triennio l'Istituto Nazionale
Documentazione Innovazione Ricerca Educativa investirà 444 mila
euro nel progetto, che rappresenta uno sviluppo degli accordi
Propit, 'Progettare per la personalizzazione e l'inclusione con
le tecnologie' siglati con diverse scuole italiane. Depit-Propit
costruirà un'applicazione che supporterà i docenti nella
produzione del percorso di attività giornaliere e nel collegare
questo percorso alla progettazione didattica annuale; permette
di realizzare mappe da utilizzare in classe come mediatore
didattico con gli studenti, per facilitare il loro orientamento
e motivarli. I partner coinvolti sono l'University College of
London, l'Università di Siviglia, l'Università Cattolica di
Milano. Verranno coinvolte anche due reti di scuole italiane,
che dovranno supportare la progettazione e la sperimentazione
dell'applicazione e associazioni di docenti europei,
l'Association for Teacher Education in Europe, e l'Association
Européenne Des Enseignants.(ANSA).
A Univ. Macerata anche prof digitali
Programma europeo finanzia la ricerca