Tavoli della Legalità

Comune Spezia boccia l'identità alias in una scuola

Centrodestra approva mozione. Protestano sindacato e istituto

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 04 APR - Mozione contro il regolamento per la gestione di una 'carriera alias', l'assegnazione di una identità provvisoria, per gli studenti di una scuola spezzina, da parte del Comune della Spezia. La mozione è stata approvata ieri sera in consiglio comunale alla Spezia dalla maggioranza di centrodestra, con i voti contrari dell'opposizione, davanti a un pubblico composto da studenti e docenti. Nella mozione si fa riferimento al fatto che in questo modo si scavalcherebbero leggi del Paese per affermare teorie gender. E si impegna il sindaco Pierluigi Peracchini a interessate il ministero sulla vicenda.
    Per Flc Cigl si è scritta una "brutta pagina in consiglio comunale, sosterremo la scuola. La mozione attacca un diritto e l'autonomia scolastica. I regolamenti sulle carriere alias servono ad aiutare le ragazze ed i ragazzi in transizione ad affrontare al meglio un percorso già difficile, con il sostegno della famiglia e della scuola. Un atto di civiltà e di democrazia".
    Dopo la mozione anche il preside della scuola Capellini Sauro, che ha approvato il regolamento, interviene. "Il regolamento ha come unico obiettivo garantire alle studentesse e agli studenti in transizione di genere la possibilità di vivere in un ambiente di studio sereno, attento alla tutela della privacy e della dignità dell'individuo, idoneo a favorire i rapporti interpersonali improntati alla correttezza ed al reciproco rispetto delle libertà e dell'inviolabilità della persona, in accordo e in sinergia con le famiglie - spiega Antonio Fini -. Si tratta dunque di un documento che non intende affermare alcuna "teoria", nè tantomeno intervenire su questioni giuridiche relative all'identità personale, ma che attiene ai diritti fondamentali delle persone e, in particolare, si prende cura di studentesse e studenti che si trovano ad affrontare un momento particolare della loro vita e che hanno pertanto la necessità di essere tutelati, accolti e supportati dall'istituzione scolastica. La scelta di approvare il Regolamento, attualmente presente in circa 200 istituti scolastici e nella maggior parte delle Università, è stata dettata unicamente dalla fondamentale esigenza di rispondere a bisogni presenti all'interno della scuola". (ANSA).
   

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