Tavoli della Legalità

Covid: Rete scuola in presenza a Draghi, basta restrizioni

Docenti e genitori, "Hanno causato seri danni ai giovani"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 28 FEB - Con una lettera al premier Draghi e ai ministri Speranza e Bianchi la Rete nazionale delle scuole in presenza chiede che "l'Italia prenda la strada avviata in molti degli altri Stati Europei, andando ad eliminare tutte le restrizioni vigenti. Restrizioni che se da una parte hanno contribuito al contenimento della pandemia, dall'altra possono causare - ed hanno causato - seri danni a livello psicologico, sociale e in termini di relazionalità didattico-educativa soprattutto su bambini e ragazzi".
    "È a nostro avviso necessario pensare - scrivono genitori, insegnanti, educatori aderenti alla Rete - alla ripartenza del Paese e dell'intera Comunità partendo da coloro che hanno sofferto di più durante la pandemia ovvero gli studenti italiani: chiediamo l'eliminazione della mascherina e del distanziamento fisico in ambito scolastico, nonché l'eliminazione del green pass per accedere ad attività quali sport, viaggi di istruzione, ingressi a mostre, cinema, musei, accesso alle biblioteche e ai percorsi formativi scolastici ed extra scolastici." Per quanto riguarda l'utilizzo del Green pass per gli studenti e per i minori la Rete ribadisce con forza la propria contrarietà, ricordando "che tale strumento per gli under 18 è previsto solo in Italia e che nessun altro Paese Europeo ha privato i ragazzi non vaccinati di sport e socialità. Chiediamo, quindi, la sua completa eliminazione per ragazzi e studenti di ogni ciclo compresi gli universitari".
    "Lo strumento del Green Pass va contro i principali valori della Scuola come l'inclusività e il superamento delle differenze: se è vero che il green pass non viene richiesto agli studenti per accedere agli istituti scolastici, è inaudito che sia richiesto sui mezzi di trasporto utilizzati dagli studenti per raggiungere le stesse (ed anche questo è un nostro triste primato); è importante sottolineare che questo limita tutte le possibilità di esperienze formative quali ad esempio gite o visite istruttive che sono di fondamentale importanza per la didattica. La scuola non è infatti solo lezione frontale ma è fatta di esperienze, non è luogo chiuso su se stesso ma ha bisogno di aprirsi alla società che la circonda al fine di essere davvero luogo di crescita e di benessere. Fuori dalla scuola, richiedere ai giovani il green pass per accedere alle attività sportive risulta davvero incoerente con l'obiettivo di tutelare la salute dei cittadini, considerato che allontanare i giovani dallo sport conduce alla malattia anziché alla salute ed anche su questo sappiamo che i dati di obesità infantile e giovanile nonché una tendenza alla sedentarietà sono in forte aumento", concludono genitori, educatori e docenti. (ANSA).
   

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