Dalle Regioni

A Marco Polo Genova si studiano ecomafie

Progetto EcoEd del Miur per capire la responsabilità sociale

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 15 MAG - I crimini ambientali e quelli compiuti dalle ecomafie sono stati oggetto di studio all'Istituto Alberghiero Marco Polo di Genova nell'ambito del progetto 'EcoEd' su iniziativa del Miur e del Mibact. La finalità del progetto era sensibilizzare gli studenti a questi crimini e mostrare esempi di buone pratiche, scoprire atti di responsabilità sociale da parte delle aziende e favorire lo sviluppo delle competenze trasversali sulla lettura cinematografica per promuovere l'obiettivo 16 dell'Agenda 2030.
    Il progetto è stato seguito dai docenti Alessandra Vaccari, Biagio Tufo e Luca Tasso. Gli studenti hanno imparato a realizzare un videoclip dedicato all'impresa etica. I ragazzi hanno fatto visita a imprese attente alla responsabilità sociale scoprendo come si può lavorare per l'ambiente. E' stata presa coscienza di cosa è il caporalato, cosa significa rispettare la legalità nella produzione agricola, del ruolo dell'informazione.
    E' stata realizzata anche una trasmissione radiofonica con interviste a esperti. Tiziana Cattani di Coop Liguria ha ricordato agli studenti che "oltre 400 mila persone sono sfruttate in agricoltura", sottolineando come Coop da sempre esercita un controllo sulla filiera e su come le azienda trattano i lavoratori. Leonardo Palmisano, autore fra l'altro di 'Mafia caporale', ha raccontato le storie dei braccianti immigrati che non hanno diritto neppure a un medico quando si sentono male. "Uno dei compiti dell'informazione è portare alla luce questi fenomeni", ha detto agli studenti Renato Truce di Zai.net. Ai ragazzi, un gruppo di 24, è stato spiegato anche come le scelte personali pesano sul rispetto dell'ambiente.
    Quattro di loro hanno fatto visita alla Granarolo e al laboratorio del pasticciere Gino Fabbri.
    Il 23 maggio all'Istituto Marco Polo si terrà l'evento finale durante il quale sarà proiettato il video realizzato dai ragazzi.(ANSA).
   

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