Dalle Regioni

Storia segreta 'ndrangheta con Gratteri

A Roma con il governatore del Lazio Zingaretti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 NOV - Un libro che è allo stesso tempo un grido d'allarme e una dichiarazione di guerra: è "Storia segreta della 'ndrangheta" (Le Scie, Mondadori) che martedì 27 novembre, a partire dalle ore 10,30, verrà presentato a Roma, presenti il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, lo storico delle organizzazioni criminali Antonio Nicaso e gli studenti di alcuni istituti superiori. Accanto agli autori, sul palco del Teatro Vittoria, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il presidente dell'Osservatorio per la Legalità e la Sicurezza Gianpiero Cioffredi. L'incontro, condotto dai giornalisti Paola Bottero e Alessandro Russo, darà spazio anche alle sollecitazioni e alle domande degli studenti. Il libro, scritto a due mani dal magistrato antimafia e da uno tra i massimi esperti di 'ndrangheta, appena uscito è già stato ristampato ed è l'ultimo di una serie di fortunati volumi con cui i due autori hanno svelato al mondo i meccanismi della mafia calabrese, "una delle organizzazioni criminali più pericolose e potenti del pianeta, con un fatturato annuo di diverse decine di miliardi di euro, in gran parte provenienti dal traffico internazionale di cocaina". "Grazie alla sua enorme capacità di stringere relazioni con il potere - spiegano gli autori - la 'ndrangheta si è radicata in quasi tutti i continenti e ha assunto una dimensione "globale", in un singolare connubio di tradizione e adattabilità, forza d'urto e mediazione, logiche tribali e cointeressenze politico-finanziarie. Ma la 'ndrangheta è anche, incredibilmente, l'organizzazione mafiosa meno conosciuta, tanto che non molti anni fa, prima della strage di Duisburg in Germania, era ancora considerata una versione casereccia e "stracciona" di Cosa nostra". "Storia segreta della 'ndrangheta" intende far capire quanto necessario sia combattere con ogni mezzo questo "mostruoso animale giurassico che non si estingue, perché sono ancora in tanti a proteggerlo, a tutelarlo e a legittimarlo", e spezzare quell'oscuro grumo di potere che continua ad alimentarlo.
    (ANSA).
   

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