(ANSA) - ROMA, 26 MAG - Anche a scuola ci si infortuna:
nell'anno scolastico 2016/2017 sono stati oltre 75.000 gli
infortuni più o meno gravi occorsi a studenti in ambito
scolastico: il 56% (42.000 casi) maschi e il 44% femmine (33.000
casi). Un andamento che, seppure lentamente, registra un
continuo calo: erano infatti circa 90.000 nell'anno scolastico
2012/2013. I dati li riporta l'Anmil, Associazione nazionale dei
lavoratori mutilati ed invalidi del lavoro.
Si tratta in genere di infortuni lievi, ma quasi 200 hanno
comportato gravi invalidità permanenti; il 62% ha riguardato i
maschi mentre il 38% femmine. Il tipo di lesione più frequente
è stata la frattura, causa di oltre la metà delle invalidità
permanenti; il resto sono lussazioni, distorsioni, ferite e
contusioni.
La parte del corpo più colpita da infortuni è stata il
ginocchio (28% del totale), seguita dalla caviglia (20%), dal
polso (12%), dalla colonna vertebrale (10%) e infine il braccio
(7%).
Gli studenti più "esuberanti" sono quelli di scuole elementari e
medie inferiori, che rappresentano il 68% (circa 50.000) degli
studenti infortunati; quelli delle Superiori sono circa 23.000
(pari al 31%), mentre gli Universitari sono meno del 2% (circa
2.000).
I mesi in cui si registra il maggior numero di infortuni sono
Marzo, Aprile e Maggio. In questi tre mesi, che rappresentano in
pratica l'ultimo trimestre dell'anno scolastico, si verifica
circa la metà degli infortuni, ovvero più del doppio di quelli
che si verificano nei primi tre mesi di scuola (Settembre,
Ottobre, Novembre). Il giorno più a rischio - come per gli
infortuni sul lavoro - è il lunedì con il 25% di infortuni
rispetto al resto della settimana. Quasi un terzo degli
infortuni (32%) si concentra tra le ore 10 e le ore 11: è
questa, in genere, la fascia oraria in cui gli studenti fanno la
sospirata "ricreazione" e possono dare libero sfogo alla loro
vivacità repressa dopo le prime ore passate nei banchi.
Tra gli studenti infortunati ce ne sono anche 4.300 di
origine straniera (pari a quasi il 6% del totale). Una
collettività che, in linea con l'andamento e il consolidamento
della presenza straniera in Italia, è cresciuta notevolmente
negli ultimi decenni.
Le comunità straniere prevalenti tra gli studenti infortunati
sono: rumena (circa 900 casi), albanese (circa 400), marocchina
(circa 350), moldava (circa 250), ucraina (circa 170) e indiana
(circa 120).
Le regioni dove si registrano più infortuni sono Lombardia,
Emilia e Veneto.
Scuola: 75 mila infortuni,in diminuzione
Dati Anmil. In gran parte infortuni lievi, più colpiti i maschi