(ANSA) - ROMA, 25 GEN - In questi giorni gli studenti di
diverse scuole e città hanno protestato davanti al MIUR e agli
Uffici Scolastici Regionali e Provinciali, in seguito alla morte
di Lorenzo Perelli, schiacciato da una trave d'acciaio durante
il suo ultimo giorno di alternanza. "Non si può morire di
scuola-lavoro", recita lo striscione esposto dagli studenti, che
scenderanno in piazza in tutta Italia il prossimo 28 gennaio.
"La morte di Lorenzo non è un incidente - dichiara Simon Vial,
responsabile scuola del Fronte della Gioventù Comunista - in
questi anni si sono già verificati gravi incidenti che hanno
coinvolto studenti in stage PCTO, ma non è stata presa alcuna
misura che tutelasse la loro sicurezza o che mettesse in
discussione il sistema dell'alternanza scuola-lavoro".
"Non si può morire a 18 anni lavorando gratis dentro un'officina
- continua Vial - Oggi i ministri del Governo Draghi piangono
lacrime di coccodrillo, mentre stanziano altri miliardi per
finanziare il sistema dell'alternanza scuola-lavoro con il PNRR.
Tutte le forze politiche che hanno sostenuto e votato la "Buona
Scuola" hanno una responsabilità pesantissima su questa
situazione. È un sistema marcio quello che insegna a milioni di
giovani che è normale lavorare gratis senza diritti e sicurezza,
per abituarli a un futuro di sfruttamento e miseria. Per questo
scenderemo in piazza venerdì 28 gennaio. Invitiamo tutti gli
studenti e i lavoratori a unirsi alla nostra protesta, perché
c'è in gioco la nostra vita e il nostro futuro. La morte di
Lorenzo non passerà sotto silenzio". (ANSA).
Scuola: Fgc, il 28 gennaio studenti in piazza per Lorenzo
"Di scuola-lavoro non si può morire"