Dalle Regioni

Presentato a Napoli "La mafia è buona!"

Ex procuratore Roberti, sono ormai grandi agenzie servizi

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 7 NOV - "Le mafie sono le più grandi agenzie di servizi esistenti". Lo ha detto l'assessore alla Sicurezza della Regione Campania ed ex procuratore nazionale antimafia Franco Roberti nel corso della presentazione, nella libreria Feltrinelli di piazza dei Martiri, a Napoli, del libro "La mafia è buona!" (Rogiosi editore), che il magistrato Catello Maresca ha scritto "a quattro mani" con il giornalista Paolo Chiariello.
    "É uno strumento di comprensione", lo ha definito il sostituto procuratore della Repubblica che ha arrestato l'ex primula rossa del clan dei Casalesi Michele Zagaria, un libro che si concentra "non sulle mafie che uccidono ma sulle mafie che investono i proventi dei loro affari illeciti in attività lecite". Ed è proprio lì, secondo gli autori, ma anche secondo Franco Roberti, che bisogna colpire camorra, mafia e 'ndrangheta. Maresca sostiene che è il momento di chiedersi come mai le mafie siano così longeve, perché non sono state ancora sconfitte: "Falcone diceva che ma la mafia è un fenomeno umano e in quanto tale ha avuto un inizio e avrà anche una fine ma ora le mafie sono cambiate" e, secondo Maresca, per vincere è necessario "intaccare la loro fonte di finanziamento". Franco Roberti ha voluto anche sottolineare che la criminalità organizzata si sta insediando ormai laddove non si sono ancora sviluppati gli anticorpi: "Nel nord Italia, dove la magistratura non è preparata a combatterla. In Canada, nell'est europeo, - ha evidenziato - dove investono in fondi sovrani, per riciclare, forti del fatto che la cooperazione internazionale nell'attività di contrasto è carente". Paolo Chiariello ha puntato il dito contro l'informazione che non scava, non racconta "cosa c'è dietro gli arresti. C'è sempre molta attenzione quando ci sono le stragi, gli omicidi, ma poi tutto quello che si muove dietro difficilmente riesce ad emergere". L'incontro è stato moderato dal direttore de "Il Mattino", Federico Monga.(ANSA).
   

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