Dalle Regioni

'Baby gang evoluzione del bullismo'

Pg di Napoli durante inaugurazione dell'Anno giudiziario

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI - Diminuisce il numero complessivo dei reati (omicidi passati da 63 a 33 di cui 26 legati alla criminalità organizzata, furti, rapine, violenze sessuali, a fronte di un aumento dei reati collegati alla droga, usure e incendi), riduzione delle pendenze nel settore civile (4 per cento), aumento nella stessa percentuale nel settore penale, riduzione dei processi conclusi per prescrizione (da 39 a 27,6 per cento). Sono alcuni dei dati contenuti nella relazione del presidente della Corte di Appello di Napoli Giuseppe De Carolis de Prossedi, che per la prima volta non si è svolta nella storica sede di Castel Capuano, dove sono in corso lavori, ma al Maschio Angioino. Per De Carolis nonostante la riduzione dei delitti più gravi, come quelli predatori, "restano alti l'allarme sociale e la percezione di insicurezza dei cittadini". Per quanto riguarda la camorra, nelle fila delle organizzazioni "militano sempre più giovani attratti dal miraggio di facili guadagni". Si è "ulteriormente diffuso il fenomeno delle stese", le scorribande a colpi di arma da fuoco che spesso colpiscono persone innocenti.
    Quello delle baby gang - ha poi osservato - è un "fenomeno non nuovo che ha assunto negli ultimi tempi connotazioni di particolare gravità, quasi una sorta di evoluzione criminale del bullismo". Fenomeno che non deve essere sottovalutato e che deve richiamare l'attenzione delle istituzioni. Anche se i dati attestano una diminuzione dei reati commessi dai minori, si è registrato "un aumento della gravità e della pericolosità sociale degli episodi criminosi" che hanno colpito "apparentemente a caso in tutte le zone della città". Appare importante in funzione preventiva "la lotta alla dispersione scolastica" e il richiamo dei genitori "alla loro doverosa e insostituibile responsabilità educativa"

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