(ANSA) - LIMBADI (VIBO VALENTIA), 25 LUG - Beni per un valore
di circa 800 mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di
finanza di Catanzaro a Giovanni Campennì, di 53 anni, di
Nicotera, ritenuto contiguo alla cosca Mancuso di Limbadi e già
condannato in via definitiva per ricettazione e tentata
estorsione. Campennì era stato indagato nell'operazione "Mondo
di mezzo" che aveva fatto emergere un accordo "imprenditoriale"
tra l'associazione romana, riconducibile a Massimo Carminati e
Salvatore Buzzi, e il clan Mancuso. In virtù dell'accordo,
secondo l'accusa, i Mancuso, per il tramite del loro
rappresentante Campennì, avrebbero avviato attività
imprenditoriali in collaborazione con l'associazione riferibile
a Carminati - in particolare la gestione dell'appalto per la
pulizia del mercato Esquilino di Roma - in cambio della
possibilità per il clan laziale di svolgere attività economiche
in Calabria sotto la protezione della cosca Mancuso.(ANSA).
Sequestro beni a indagato Mondo di Mezzo
Per accusa è imprenditore di riferimento Mancuso con Carminati