(di Valentina Roncati e Lorenzo Attianese) (ANSA) - ROMA, 20 NOV
- Prevedere una sorta di interdittiva antimafia (ovvero
l'interdizione dall'esercizio di una attività o la sospensione o
la revoca di una autorizzazione) per tutti coloro che hanno
concorso nella realizzazione di abitazioni abusive: dai
costruttori, alle piccole società di impiantistica, agli operai,
fino agli elettricisti. Perchè "le case abusive non si
costruiscono da sole". L'ipotesi è stata avanzata oggi dal neo
presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Nicola
Morra, che ne ha parlato in una intervista all'ANSA in occasione
dell'abbattimento di 8 villette del clan dei Casamonica avvenuto
oggi a Roma.
"Se decidi di infrangere la legge, sappi che non hai più
mercato e verrai additato come qualcuno che si è tirato fuori
dal consesso civile. Se lo facciamo in maniera legislativamente
ordinata sarà interesse delle aziende evitare di contaminarsi",
ha ragionato Morra. "Oggi - ha proseguito il presidente
dell'Antimafia riferendosi al blitz contro i Casamonica - si è
trattato di una operazione avvenuta in una città amministrata
dai Cinque Stelle ma qualunque fosse il colore politico sarei
sempre ben contento di rappresentare lo Stato quando una
amministrazione decide di far rispettare la legge sul proprio
territorio. Anche perchè in 24 ore non si costruiscono 250 metri
di case sapientemente arredate, sono operazioni di anni; mi
sembra difficile che nessuna istituzione locale abbia
controllato. E oggi possono usarsi anche i droni per verificare
se qualcuno ha realizzato qualcosa laddove la normativa non lo
consentiva". Quindi l'auspicio di Morra, "e mi rivolgo a tutti i
sindaci d'Italia, è di non fermarsi di fronte ad alcuna
illegalità", ha detto - dopo aver fatto, con la sindaca della
capitale Virginia Raggi a cui ha tribuito un forte plauso - un
sopralluogo alle villette dei Casamonica.
"Oggi si è dato un segnale inequivocabile: l'abusivismo non
può essere tollerato. Il buongiorno si vede dal mattino. La
sindaca ha ribadito che, nonostante le pratiche per
l'abbattimento di questi edifici fossero in alcuni casi anche
già concluse, nessuno procedeva", ha ricordato Morra. Infine,
rispondendo ad una domanda sull'abusivismo e i condoni: "Lungi
da me l'idea di voler accettare condoni, ma mi viene da
sorridere all'idea che possa essere accusato di condono chi
interviene dopo 30 anni di latitanza di governo del territorio".
Morra, interdittiva ai costruttori
Presidente Antimafia, "i sindaci si oppongano all' illegalità"