Dalle Regioni

Cappellani carceri,vicini anche pedofili

Don Grimaldi, va bene tolleranza zero, ma no al totale abbandono

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 OTT - La pedofilia è una piaga ed "è giusta la tolleranza zero. Ma chi ha commesso un reato di pedofilia per noi è come gli altri, ha bisogno del nostro sostegno, non possiamo fare distinzioni". A parlare è don Raffaele Grimaldi, Ispettore Generale dei Cappellani delle Carceri italiane, i sacerdoti che passano la loro vita dietro le sbarre per portare una parola di conforto a chi sta scontando una pena. "Sono tutte uguali per noi le persone che sono in carcere e noi siamo chiamati a dare loro sostegno. Spesso chi è in carcere perché ha abusato di un minore viene isolato, anche dagli altri detenuti. E per i sacerdoti che hanno commesso questi reati il dramma è ancora più grande perché sono davvero abbandonati da tutti", dice in un'intervista all'ANSA don Grimaldi, che per 23 anni è stato cappellano del carcere di Secondigliano, a Napoli. Con questa attenzione alle vittime, ma anche a chi ha sbagliato, il Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori Pastorali nelle Carceri, che si è aperto oggi pomeriggio a Montesilvano (Pescara), prevede la testimonianza di don Fortunato Di Noto, da molti anni impegnato nella lotta alla pedofilia e alla pedopornografia.
    I cappellani che operano nelle carceri italiane sono attualmente 240.(ANSA).
   

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