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Resistenze a fare il prof tutor, presidi 'fatichiamo a trovarli'

Termine adesione spostato al 31 maggio. Saranno 40 mila

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 23 MAG - A pochi giorni dalla nuova scadenza fissata dall'amministrazione centrale, emerge che in molte scuole si fatica a reperire le nuove figure del docente tutor e del docente orientatore. La risposta complessiva, insomma, sarebbe - dalle prime indiscrezioni - limitata, con i dirigenti costretti a fare opera di convincimento nei confronti degli insegnanti perché assumano il nuovo incarico triennale introdotto con i finanziamenti del Pnrr.
    "In effetti in molti istituti si stanno trovando difficoltà per trovare le figure dei tutor e degli orientatori - dice all'ANSA Mario Rusconi, presidente dell'Associazione presidi di Roma - non credo sia una questione di compenso ma piuttosto c'è una pressione contraria dei sindacati tradizionali. Per noi di Anp invece si tratta di figure molto utili che prefigurano il management scolastico, che esiste in tutta Europa e da noi no, se non a livello 'artigianale'. Con il tutor e l'orientatore abbiamo una prima forma di management scolastico che dà fastidio ai sindacati tradizionali anche per la diversificazione stipendiale che ne consegue".
    Per il sindacato Anief non è una sorpresa quello che sta accadendo: "Avevamo previsto che sarebbe andata a finire così - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - , perché per sostenere gli studenti nella scelta dei percorsi formativi, con piena coscienza e a evitare che lascino i corsi di studio, bisognava rivedere il decreto ministeriale 63, integrando l'iniziativa con specialisti, ma anche integrando gli organici di docenti e Ata andando a confermare i 40 mila dello scorso anno. Non può di certo bastare un insegnante per 40-50 studenti del triennio delle superiori ad evitare che quelli più in difficoltà possano essere recuperati. Anche i dati provenienti dalle Università parlano chiaro: gli abbandoni sono in crescita e il presidente della Crui ci ricorda che troppi giovani diplomati sbagliano facoltà".
    Anche Cristina Costarelli preside del liceo scientifico romano Newton e presidente di Anp Lazio, afferma di aver trovato sì i colleghi disposti a ricoprire i due ruoli ma che la risposta non è stata immediata. "La novità non è stata proposta in un momento favorevole dell'anno scolastico - ragiona Costarelli con l'ANSA - ma in un periodo già carico di impegni istituzionali e scolastici mentre è prevista da subito, ovviamente, la disponibilità alla formazione. Poi serviva una azione di accompagnamento ministeriale preventiva. Aggiungo, inoltre, che c'è ancora una non completa chiarezza delle attività che dovranno svolgere queste figure: le obiezioni che ho trovato da parte di alcuni è che non si riesce a quantificare il tempo che necessiteranno queste attività: seguire dai 30 ai 50 studenti nell'orientamento, nei rapporti con le famiglie e nel portfolio elettronico è un impegno importante, anche se a fronte di un compenso significativo. In quasi tutte le scuole, infine, i docenti disponibili sono sempre gli stessi e questo finisce per far gravare tanti incarichi su poche persone".
    Il termine per comunicare i nominativi dei docenti da avviare ai percorsi di formazione, precedentemente previsto per il 2 maggio, è stato spostato al 31 maggio. Il ministero prevede che partire da settembre saranno operativi circa 40.000 docenti tutor e orientatori, che aiuteranno gli studenti delle circa 70.000 classi dell'ultimo triennio delle scuole secondarie di II grado a effettuare scelte consapevoli e costruire un percorso di studi e di lavoro. (ANSA).
   

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