(ANSA) - BOLOGNA, 15 FEB - I laureati in discipline
scientifiche Stem (Scienze, Tecnologie, Ingegneria e Matematica)
presentano, a cinque anni dal titolo, buone performance alla
prova del mercato del lavoro, ma con profonde differenze di
genere che vedono le donne risentire di un più contenuto tasso
di occupazione e retribuzioni inferiori rispetto agli uomini. Lo
rileva il Rapporto 2018 sulla condizione occupazionale dei
laureati elaborato dal Consorzio interuniversitario Almalaurea.
Il tasso di occupazione dei laureati Stem è pari all'89,3%
(+4,1 rispetto ai non Stem): tra gli uomini è pari al 92,5%,
contro l'85% delle donne, con le migliori performance nei gruppi
economico-statistico (94,8%) e ingegneria (94,6%). Il lavoro
autonomo riguarda il 20,4% (22,8% per i non Stem) e raggiunge il
50,3% tra i laureati in architettura. I contratti a tempo
indeterminato caratterizzano invece il 55,6% degli occupati Stem
(46,4% non Stem), ma con significative differenze di genere: tra
gli Stem, 62,5% contro 45,1% per uomini e donne. Sempre a 5 anni
dalla laurea, la retribuzione mensile netta è in media di 1.571
euro (16,4% in più rispetto ai non Stem) e il divario
uomini-donne rimane elevato, +23,6% a favore dei primi, in parte
perché una quota rilevante di laureati è occupata a tempo
parziale, attività che caratterizza soprattutto le donne, con il
16% contro il 4,7% tra gli uomini.(ANSA).
Lavoro, bene laureati 'scientifici'
AlmaLaurea, occupazione e retribuzioni più basse per le laureate