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Consiglio Stato, spegnere antenne scuole

Continua battaglia tra genitori bambini e operatori telefonia

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 18 GEN - Continua, a colpi di ricorsi e sentenze, la battaglia tra gli operatori telefonici e i genitori delle scuole Cairoli e San Giuseppe, nel quartiere Prati e Trionfale a Roma che si oppongono all'installazione di tre ripetitori di antenne a pochi metri dai plessi scolastici. Il Consiglio di Stato, sezione VI, presidente Santoro, consigliere estensore Leitner, ha confermato, con una ordinanza depositata oggi, che le tre antenne posizionate sopra la scuola Cairoli e il liceo Tacito e nei pressi della scuola S. Giuseppe devono restare spente, concedendo alle compagnie telefoniche di soprassedere dalla rimozione dell'opera sino alla definizione del giudizio di merito e ordinando al Tar una celere fissazione del giudizio di merito.
    Gli avvocati Antonio Talladira e Loredana Alcamo - che seguono la vertenza per conto dei genitori del bambini delle scuole materna ed elementari Carioli e San Giuseppe - esprimono soddisfazione "perché anche il supremo organo amministrativo - sia pur in sede cautelare - ha confermato quanto da loro sostenuto dal 2015 a supporto del comitato dei genitori: le Stazioni radio base sono potenzialmente nocive per la salute e, per quanto possibile, debbono essere tenute lontane dai luoghi frequentati assiduamente dai minori che già vi sono esposti quotidianamente. Visto il numero esorbitante di antenne che spuntano come funghi nelle nostre città - osservano i due legali - almeno teniamole lontano dalle scuole. Sulla base degli attuali studi nessuno può affermare con certezza che le radiazioni elettro - magnetiche non siano nocive per la salute, in particolare di soggetti fragili come i bambini; quando le compagnie escludono (non si sa come) un danno alla salute a discapito del loro danno economico stanno travalicando le conoscenze scientifiche per affermare il loro diritto a collocare le Stazioni radio base dove meglio credono. Peraltro, seppur con colpevole ritardo, il I Municipio si è attivato indicando una mappa aggiornata di siti dove ricollocare le antenne senza pericolo per i minori, senza ottenere però le attese risposte dalle compagnie. Noi continueremo la nostra battaglia giudiziaria confidando che una battaglia giusta otterrà un giusto riconoscimento in sede giudiziaria, come è avvenuto sino adesso".
    (ANSA).
   

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