(ANSA) - ROMA, 11 NOV - "Vivo disappunto" per la Legge di
bilancio per il 2019 presentata dal Governo è stata espressa in
una lettera all'Esecutivo dal Movimento per la Dignità della
Docenza Universitaria, che nei mesi scorsi aveva proclamato uno
sciopero degli esami; la missiva, in pochi giorni, ha già
ricevuto la sottoscrizione di oltre 9 mila firme.
I docenti lamentano il fatto che nella manovra "troviamo ben
poco riguardo alle richieste da noi avanzate con la
proclamazione dello sciopero dagli esami nelle Università
italiane nel periodo dal 1° giugno al 31 luglio 2018, richieste
in merito allo sblocco definitivo degli scatti dei professori e
ricercatori Universitari, ai docenti assunti post-Gelmini, ai
concorsi per professori associati, ordinari, ricercatori di tipo
B, alle borse di studio per gli studenti, all'abolizione
definitiva delle limitazioni alle assunzioni nelle Università".
Docenti e ricercatori fanno sapere che "Se nel corso
dell'iter parlamentare della Legge non ci sarà un deciso
cambiamento di rotta sarà inconfutabile che, ancora una volta,
all'Università italiana sono negate le risorse necessarie per
riacquistare fiducia nel futuro e per rilanciarsi dopo tanti
anni di "tagli". Sarà un segno che l'Università continua ad
essere la "Cenerentola" che è stata per tanti Governi
precedenti, anzi peggio, malgrado le tante enunciazioni di
principio sul promesso "cambiamento", i segnali di apertura e le
speranze accese anche in recenti incontri".
Nella scorsa sessione estiva, allo sciopero hanno aderito
5500 docenti. "Vogliamo augurarci che il Governo voglia
intervenire per sanare la situazione, ormai diventata
intollerabile. C'è ancora il tempo per farlo.
Chiediamo pertanto al Governo un incontro urgente su questi
argomenti", concludono i firmatari.(ANSA).
Manovra: docenti, vivo disappunto
Appello ha ricevuto oltre 9 mila firme. "Università Cenerentola"