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Gip, tono alterato in aula è lecito

Archiviata indagine su maestra di scuola elementare di Milano

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 26 GIU - L'uso "di un tono di voce alterato" in classe con gli alunni "costituisce un mezzo lecito di correzione" ed esprime il potere "di disciplina che ciascun insegnante è chiamato a esercitare ai fini educativi e nel rispetto della personalità dei propri alunni". Inoltre "l'utilizzo occasionale" di appellativi come "ridicola" non può essere considerato denigratorio in "assenza di reazioni di riso da parte dei compagni". Lo scrive il gip Manuela Accurso Tagano nell'ordinanza con cui archivia il caso di una maestra di una scuola elementare di Milano denunciata nel febbraio dell'anno scorso dai genitori di una bambina per abuso di mezzi di correzione in quanto, hanno sostenuto, l'atteggiamento dell'insegnate, a loro avviso "aggressivo", avrebbe creato uno "stato d'ansia" nella figlia, già fragile, "compromettendo anche il rendimento scolastico".
   

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