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82% docenti favorevole a telecamere

Sono 82 mila le firme per chiedere inasprimento pene a violenti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 30 APR - Dopo i recenti fatti di cronaca che hanno visto insegnanti e allievi vittime di violenze da parte di alcuni studenti, il gruppo Facebook 'Professioneinsegnante.it' ha lanciato un sondaggio sull'uso delle telecamere nelle scuole.
    Il quesito in particolare prevede l'uso di telecamere il cui contenuto possa essere visionato dalla sola magistratura e qualora ci siano pesanti denunce dopo fatti gravi. Al sondaggio hanno risposto 1.000 docenti circa. Di essi oltre l'82% si è dichiarato favorevole all'uso delle telecamere mentre il 18% si è dichiarato contrario. "Tra le motivazioni - spiega Salvo Amato, docente che coordina il gruppo - ne spiccano alcune interessanti. Per l'ok alle telecamere emerge la necessità di fornire uno strumento probatorio in quei casi gravi anche di denunce contro gli insegnanti, riferendosi ai maltrattamenti che spesso vengono denunciati e che il più delle volte si risolvono con esiti negativi. Per il 'no', qualche insegnante ribadisce la valenza educativa ed autorevole della figura del docente quale pubblico ufficiale che non dovrebbe avere la necessità di ricorrere ad uno strumento tecnologico per provare ciò che avviene in classe, sia pure un grave evento di violenza". Il gruppo ProfessioneInsegnante.it ha anche lanciato qualche tempo fa una petizione, che ha già raggiunto le 82 mila firme, nella quale si chiede una norma che rafforzi la figura dell'insegnante quale pubblico ufficiale, che inasprisca le pene laddove ci sono episodi di violenza conclamati, che tuteli la libertà di insegnamento e restituisca agli insegnanti un ruolo di primo piano. In realtà c'è chi fa notare che l'insegnante è un pubblico ufficiale - come ha stabilito anche la Corte di Cassazione - e che quindi le norme del Codice penale per punire chi lo oltraggia, esistono già. "Questo è vero, ma nonostante tutto insegnanti e dirigenti non denunciano, cosa che sarebbe un atto dovuto - afferma Salvo Amato - per questo, nella petizione, abbiamo chiesto una sorta di dispositivo automatico di denuncia alle autorità in presenza di fatti gravi". (ANSA).
   

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