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Legalità: progetto su percezione giovani

Con la partecipazione di cinque associazioni antimafia

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 23 FEB - Un lavoro di indagine per percepire cosa per i giovani è legale e cosa non lo è. Incontri tematici con uomini e donne coinvolti nella lotta alla mafia. Laboratori e performance artistiche per trasformare gli studenti in "attori della legalità" e accrescere la loro fiducia nelle istituzioni.
    Interviste flash in giro per la Sicilia per raccogliere pensieri, idee e spunti. Prende vita sabato dalle 9 alle 19.30 al Cinema De Seta, all'interno dei Cantieri Culturali alla Zisa, la giornata conclusiva del progetto "Tra ombre e luci.
    Dall'oppressione della mafia alla libertà di vivere". Il progetto, finanziato nell'ambito del Piano azione coesione "Giovani no profit" del dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale della presidenza del Consiglio dei ministri, ha visto la partecipazione di cinque partner, ognuno attivo nel proprio ambito e tipologia di intervento: l'Associazione Concept, il Centro Studi Borsellino, il Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie e del Movimento Antimafia, Link e Barbera&Partners. A essere coinvolti con questionari sulla percezione del fenomeno mafioso e sulla cultura della legalità e con esperienze laboratoriali, oltre 2000 studenti tra i 14 e i 19 anni, 100 famiglie e 20 insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado di Palermo e provincia: l'istituto tecnico industriale Alessandro Volta, il linguistico Ninni Cassarà, gli istituti magistrali De Cosmi, Finocchiaro Aprile e Regina Margherita, il professionale Pietro Piazza e il Don Giovanni Colletto di Corleone. Nella giornata conclusiva saranno presentati i risultati ottenuti attraverso i test e saranno distribuite venti borse di studio ai giovani che si sono contraddistinti nella realizzazione di progetti artistici e videoreportage. (ANSA).
   

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