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Borgonzoni a Bolzano,'teatro nel carcere un progetto bellissimo'

Sottosegretaria, "anche progetti di formazione sull'audiovisivo"

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 12 OTT - "E' un progetto bellissimo. Io vengo da Bologna dove c'è un progetto nel minorile simile, legato al teatro". Lo ha detto la sottosegretaria alla cultura, la senatrice Lucia Borgonzoni, dopo aver incontrato i detenuti che partecipano ad un progetto del Teatro Stabile di Bolzano in collaborazione con la Provincia di Bolzano nel carcere del capoluogo altoatesino. "Ci sono dei ragazzi molto entusiasti, ma anche persone adulte che ci spiegano gli errori fatti per i quali sono finiti dentro un carcere e ai quali fare teatro aiuta, per elaborare gli errori commessi, però c'è anche il margine per salvare quelli che si vogliono salvare grazie alla cultura che ti fa ragionare e che crea un ponte verso l'esterno", ha detto Borgonzoni oggi a Bolzano.
    "Anche questo carcere avrà dei fondi per progetti speciali, però voglio portare qui anche dei progetti di formazione sull'audiovisivo, perchè ci sono sempre tanti tecnici che possono essere formati, poi chi avrà voglia continuerà a partecipare, così salviamo le persone che hanno voglia di essere salvate, perchè è brutto lasciarle in un carcere senza pensare al dopo", ha detto Borgonzoni.
    "Le difficoltà di organizzare progetti in un carcere sono tante - ha continuato la sottosegretaria - ci vogliono gli spazi, ma ci vuole anche una società pronta a dialogare con il carcere e qui ho visto che il teatro sta facendo tantissimo e credo che questo progetto meriti un sostegno. E' un corso ben strutturato che si sviluppa per tutto l'anno e che cerca di creare una comunità", ha concluso Borgonzoni.
    Al progetto indetto dallo stabile partecipa anche l'attore Rocco Papaleo che oggi a Bolzano ha incontrato i detenuti. "Per me che sono un privilegiato venire qui e incontrarmi con queste persone è un arricchimento è un emozione molto grande, lo trovo commovente, gli abbracci che ci scambiamo mi toccano profondamente", così Papaleo. (ANSA).
   

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