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Dpcm: protesta scuole danza a Lecce,'grande danno economico'

'Governo riconosca nostra funzione educativa e sociale'

Redazione Ansa

(ANSA) - LECCE, 30 OTT - Hanno manifestato davanti alla prefettura di Lecce, affidando la loro protesta al solo battito delle mani che scandisce l'insegnamento durante le lezioni di danza classica, e posando per terra le scarpette da ballo. Sono più di cinquanta i rappresentanti delle scuole di danza aderenti al 'Comitato Danza di Lecce & Provincia' che contestano le recenti misure del Governo che ne impongono la chiusura.
    Indossando la mascherina e abiti neri i manifestanti hanno adottato come slogan l'hastag "Vivo di Danza".
    "Abbiamo paura per la nostra sopravvivenza - dice Vera Giannetto, referente del Comitato e direttrice artistica da oltre 30 anni di una scuola di danza - stiamo subendo un danno economico grandissimo che si aggiunge alla perdita di tanti posti di lavoro. Il nostro è un settore che già in una situazione di normalità lavora nove mesi su dodici. A marzo ci hanno chiuso, poi ci hanno fatto riaprire a giugno facendoci sostenere spese importanti per seguire le norme di sicurezza imposte, ora chi richiudono di nuovo. Capirete quanto sia grande la nostra preoccupazione per il palesarsi di questo nuovo periodo buio". "Ma questa volta - conclude Giannetto - siamo uniti e decisi ad avere risposte più concrete dal Governo a cui chiediamo che le scuole di danza siano riconosciute come tali in virtù della loro funzione educativa e sociale". (ANSA).
   

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