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Abbate e Nicaso a "Musica contro mafie"

Momenti di spettacolo ma anche panel e workshop su fenomeno

Redazione Ansa

(ANSA) - COSENZA, 4 NOV - Ci saranno anche saggisti, giornalisti ed esperti del fenomeno mafioso come Lirio Abbate e Antonio Nicaso, tra gli ospiti della decima edizione della manifestazione "5 Giorni di Musica contro le mafie", in programma a Cosenza dal 3 al 7 dicembre prossimi e che vedrà la presenza di Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato Paolo, che incontrerà gli studenti e seguirà la proiezione del film dedicato al padre e interpretato da Giorgio Tirabassi. Durante la cinque giorni, riferiscono gli organizzatori, si alterneranno momenti dedicati alla musica e al cinema con panel e workshop mirati a tenere viva la memoria delle vittime innocenti di mafie e occasioni per raccontare storie importanti con la forza espressiva delle immagini e attraverso i fatti raccontati durante gli incontri con chi ha vissuto sulla propria pelle e da vicino la barbarie delle mafie e dell'illegalità.
    L'obiettivo della manifestazione resta il forte impegno nella diffusione dei valori di responsabilità e cittadinanza attiva. Oltre ad Antonio Nicaso, autore, insieme al Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, del nuovo libro "La rete degli invisibili" (Mondadori) e che con lo stesso Gratteri pubblica da anni saggi sulla criminalità organizzata, verrà proposto un panel dal titolo "Si può ridere delle mafie? L'ironia e il grottesco per combattere la cultura criminale", con il vicedirettore de "L'Espresso" Lirio Abbate, affiancato dall'attore comico Herbert Ballerina e dallo stand-up comedian Pietro Sparacino. Abbate, insieme ai due attori, racconterà le mafie in modo ironico e irriverente e i boss, mostrando il volto privato dei mafiosi e facendone ridere.
    La prima anticipazione sul cast della manifestazione riguarda il vincitore del "Premio Speciale Musica contro le mafie" che viene assegnato ogni anno a tre brani di altrettanti artisti affermati (gli altri due nomi saranno svelati in seguito). Si tratta di Willie Peyote, con il brano "Io non sono un razzista ma…". "Il nostro contributo a questa battaglia per i diritti umani basilari - afferma il direttore artistico e presidente dell'associazione promotrice, Gennaro de Rosa - non può che passare dalla diffusione di Buone Pratiche e di Buone Idee senza moralismi e ipocrisie. Questo è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini".
    L'associazione informa che sono stati 512 gli iscritti al concorso #oltreicoinfini promosso da "Musica contro le mafie" che hanno presentato altrettante proposte, 351 delle quali sono state ritenute idonee ed ammesse. (ANSA).
   

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