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Siria: a Mantova un progetto in musica

Concerti solidarietà per non dimenticare Paese piegato da guerra

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 MAG - Nahel Al Halabi è un compositore e direttore d'orchestra di Damasco, esule a Mantova. Con la Diocesi locale, il Comune e l'Unhcr, Nahel ha promosso il progetto "Amata Siria", nato per raccontare in musica il dolore della sua terra piegata da una lunga guerra. A raccontare la storia è il Sir.
    "Muore solo chi viene dimenticato, nessuno è solo se la sua sofferenza viene condivisa": Nahel Al Halabi parla così, all'agenzia dei vescovi, della sua Siria da dove manca dal 2012, da quando cioè la guerra lo ha costretto a partire lasciando prestigiosi incarichi, quello di professore ordinario presso il Conservatorio Superiore di Musica di Damasco, la direzione dei Conservatori del Paese e la guida dell'Orchestra Filarmonica Siriana.
    E in Italia allora ha deciso di dare vita al progetto di mettere tante storie in musica. Nahel ha cominciato a organizzare concerti di solidarietà, con musicisti da tutta Italia e coinvolgendo anche gli studenti del liceo musicale e coreutico della città lombarda. "Il progetto - puntualizza Nahel - è indipendente da qualsiasi credo politico, etnico o religioso e vuole unirsi a tutti coloro che operano per il bene della Siria".
    Il nome del progetto "Amata Siria", rivela il maestro, nasce dalle "toccanti espressioni che Papa Francesco indirizza spesso al popolo siriano. Il Pontefice ogni volta che cita la Siria usa l'aggettivo 'amata'". Lo scorso 27 febbraio Nahel era in piazza san Pietro all'udienza di Papa Francesco. Al pontefice ho detto: "milioni di siriani hanno perso la speranza. L'unica è lei Santità".(ANSA).
   

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